Italia in finale degli Europei, la dedica di Insigne a Spinazzola: “Dai Spinaaaa!”
"Dai Spinaaaaaa!". L'Italia è in finale degli Europei, Lorenzo Insigne indossa la maglietta di Leonardo Spinazzola e gli dedica la vittoria. Urla per la gioia. Urla e sfoga tutta la tensione che aveva accumulato per un match infinito, deciso solo dal dischetto, da cui è uscito di scena dopo aver dato tutto. Urla e lascia dietro di sé l'ansia per una gara durissima, sofferta per la qualità e la forza dell'avversario. Urla e scaccia via anche la malasorte. È un grido di battaglia e di fratellanza.
In diretta, il calciatore del Napoli mantiene la promessa fatta al compagno di Nazionale costretto a tornare a casa per l'infortunio. Non ci pensa due volte, è la prima cosa che fa pochi istanti dopo il penalty calciato con freddezza assoluta da Jorginho che fissa il risultato sul 5-3, spalanca le porte della finalissima per il titolo e rispedisce in patria le Furie Rosse.
Tutto vero: Insigne veste la casacca numero 4, si avvicina a Donnarumma eroe della serata e grida la frase che arriva nelle case degli italiani in festa. L'ha sentita sicuramente anche il difensore della Roma che nell'immediata vigilia della sfida aveva fatto sentire la sua vicinanza al gruppo intonando dal divano l'inno Fratelli d'Italia. Aveva accanto a sé il figlio, Mattia. Ha sofferto da lontano ma con il cuore era come se fosse lì.
La sua mancanza, contro una Spagna dominante sul piano del palleggio, s'è sentita. E come. Lo stesso ‘magnifico' è stato spesso costretto a un lavoro sporco, risucchiato nella trappola della mediana che l'ha ingabbiato, neutralizzato, limitato. Ha avuto un solo guizzo: suo il lancio in profondità per Immobile da l quale poi è nata la rete del momentaneo vantaggio di Chiesa. "I meriti sono dei ragazzi ma non è ancora finita. Dobbiamo recuperare le forze che sono rimaste e giocarci la finale", le parole di del commissario tecnico, Roberto Mancini a fine incontro. Tira un sospiro di sollievo, sbuffa e si aggiusta il ciuffo. L'Italia è in finale. L'Italia è tornata dall'Ade, dov'era sprofondata con Ventura.