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Italia e Turchia si candidano per ospitare insieme gli Europei 2032: non ci sono rivali

Italia e Turchia hanno presenta una lettera formale all’Uefa per poter ospitare gli Europei 2032. Una doppia candidatura molto forte perché non vi sono richieste da altri Paesi. Il prossimo 10 ottobre, il Comitato Esecutivo scioglierà gli ultimi dubbi dando l’assegnazione ufficiale. L’ultimo grande evento calcistico che l’Italia ha ospitato risale ai Mondiali ’90.
A cura di Alessio Pediglieri
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Euro 2032 è ancora lontano ma non così tanto da non dover prepararsi a organizzarlo. Così all'Uefa è arrivata già una proposta concreta per l'assegnazione della kermesse continentale. Una candidatura congiunta da parte di Turchia e Italia che hanno inviato una lettera al massimo organismo calcistico europeo. Che probabilmente accetterà visto che ad oggi non vi sono alternative ai due Paesi.

Dunque, l'Europeo potrebbe tornare in Italia anche se non completamente vista la condivisione con la Turchia e lo farebbe a distanza di oltre 40 anni dall'ultima volta, il 1980 quando vinse la Germania Ovest sul Belgio. Da allora,  nel nostro Paese fu organizzato solamente un altro evento calcistico di massima importanza, i Mondiali del '90. Quindi, il nulla. Adesso però, la candidatura forte per Euro'32 può far sì che la macchina del pallone ritorni a funzionare anche in Italia, innescando il volano virtuoso che porterà all'evento.

Dopotutto la candidatura unita tra Italia e Turchia a tutt'oggi è molto forte perché i due Paesi sono gli unici reali candidati ad ospitare il torneo. Un'idea che era nell'aria da tempo e che aveva visto concretizzarsi già in un primo momento con l'incontro avvenuto a Roma tra i due massimi esponenti del calcio italiano e turco, Gabriele Gravina e Mehmet Büyükekşi che hanno deciso così di rompere ogni indugio in vista dell'assegnazione ufficiale che è prevista per il prossimo 10 ottobre quando, a Nyon, il Comitato Esecutivo dell'Uefa darà l'annuncio.

Una scelta particolare sia dal punto geografico che politico che rappresenta a suo modo un unicum con il torneo organizzato tra due Nazioni non confinanti tra loro. Precedenti importanti ce ne sono stati nei tempi recenti, come Euro 2000 tra Belgio e Paesi Bassi, Euro 2008 organizzato tra Austria e Svizzera e Polonia e Ucraina per il torneo del 2012. Adesso un Italia-Turchia con il nostro Paese che dallo scorso aprile aveva spinto per ospitare l'evento, avendo presentato un cospicuo dossier all'Uefa, per un "Rinascimento" del calcio italiano. Che non verrà meno anche nel caso della ‘condivisione' con la Turchia, in una convivenza che permetterebbe comunque il rilancio di tutto il movimento.

In principio all'Uefa nel dossier si erano presentati anche 10 stadi in 10 città: Milano, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Cagliari. Se verrà accettata la doppia assegnazione, si ridurranno a 5. Uno scotto che l'Italia è felicemente pronta a pagare pur di ritornare al centro del calcio. Enorme l'entusiasmo anche in casa turca: "Abbiamo preso una decisione importante sia per il calcio turco che per quello europeo. La nostra partnership con la Figc riflette i valori di amicizia e cooperazione nel calcio europeo" ha detto il presidente della Federcalcio turca, Mehmet Buyukeksi: "Credo che rafforzerà la cooperazione esistente tra i due Paesi del Mediterraneo e costruirà un ponte importante per il futuro del nostro calcio"

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