Italia dalla parte facile del tabellone di Euro 2024, la reazione degli azzurri: è quella corretta
Alessandro Buongiorno è pronto. Se Luciano Spalletti chiama, risponde "presente". La squalifica di Calafiori, decisivo contro la Croazia per la discesa e l'assist illuminante che ha innescato il gol di Zaccagni, libera un posto in difesa. Negli ottavi di finale contro la Svizzera, in quella parte di tabellone meno insidioso, potrebbe toccare al centrale del Torino giocare là dietro.
E se la rete dell'attaccante laziale è sembrata un segno del destino (senza, oggi la Nazionale sarebbe fuori da Euro 2024), l'opportunità che ha dinanzi a sé il 25enne del Torino è altrettanto legata al fato. Con soli 3 punti e una differenza reti peggiore (-1) gli Azzurri non avrebbero superato il girone a beneficio della Slovenia che avrebbe soffiato il posto disponibile tra le migliori terze. Ecco perché il pareggio con i balcanici arrivato al 98° vale come una vittoria.
"Abbiamo subito fatto i complimenti a Zaccagni – le parole di Buongiorno in conferenza stampa -. Dopo la partita eravamo felici e contenti per come alla fine sono andate le cose a Lipsia".
La consapevolezza degli Azzurri: "Siamo nella parte più facile del tabellone"
Già, la dea bendata è stata benevola non solo per aver accompagnato la traiettoria a giro valsa l'1-1 ma anche per aver riservato alla Nazionale una parte di tabellone più agevole, con l'Inghilterra unico, vero avversario di un certo livello mentre tutte le altre (dalla Germania alla Francia) sono dall'altra parte.
"Ci troviamo in una parte del tabellone più facile – ha aggiunto Buongiorno -, ma ogni partita non sarà facile. Speriamo di riuscire a spingerci avanti quanto più è possibile, sappiamo quanto è importante per noi e per l'Italia in generale. Speriamo di farcela".
La partita contro la Svizzera: "Mai mollare, avversario tosto"
La partita contro la Svizzera evoca brutti ricordi per come sono andate le cose nel gruppo di qualificazione ai Mondiali in Qatar. I rigori sbagliati da Jorginho stanno lì a ricordare che servirà rasentare la perfezione per scollinare il primo turno a eliminazione diretta. "La morale è che non dobbiamo sottovalutare le avversarie perché ogni squadra è forte e nasconde pericoli e insidie. Bisogna arrivare sempre al massimo a ogni partita".
Come arriva l'Italia alla gara contro gli elvetici? Il fattore psicologico può essere determinante: quando scampi un pericolo come contro la Croazia può scattare qualcosa nella testa dei calciatori.
"Dopo l'ultima partita è aumentata in noi anche la consapevolezza di un'Italia che non molla – ha concluso il difensore del Torino -. Prova ne è il fatto che riusciamo a segnare all'ultimo minuto in una partita molto difficile. E con la Svizzera sappiamo che affronteremo una prova altrettanto impegnativa. È una nazionale molto tosta, giocano bene e sanno attaccare la profondità".