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Irrati apre la VAR a chiamata in Serie A: “Ipotesi da prendere in considerazione”

Massimiliano Irrati è intervenuto alla Domenica Sportiva su RaiDue e ha parlato della possibilità di introdurre il VAR a chiamata in Serie A: “È un’ipotesi che si sta prendendo in considerazione e che si può sviluppare”. Il fischietto della sezione di Pistoia afferma: “L’arbitro più bravo deve stare in campo”.
A cura di Vito Lamorte
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La linea della trasparenza che il neo presidente dell'AIA, Alfredo Trentalange, sta cercando di perseguire ha portato un altro arbitro in televisione a parlare di tanti aspetti del mondo dei direttori di gara che spesso non vengono sottolineati o non si conosco. Ai microfoni della "Domenica Sportiva" su Rai Due ha parlato l'arbitro Massimiliano Irrati che si è soffermato su parecchi punti nel corso della trasmissione e il primo è stato quello della possibilità vedere il VAR a chiamata anche in Serie A: "Sì, perché no. Sicuramente è qualcosa che è già staro preso in considerazione da tempo. Ci possono essere delle criticità rispetto ad altri sport, nel calcio spesso le decisioni sono discrezionali, quindi potrebbero crearsi degli attriti. Ma è un qualcosa che si sta prendendo in considerazione. Sembra che il VAR ci sia da sempre ma in realtà è stato inserito da poco. Può essere sviluppato e ogni idea è bene accetta se serve a migliorare. Potrebbe essere chiamato dall'allenatore con l'ausilio di un tecnico, anche perché è difficile capire cosa è successo a 60-70 metri dalla panchina".

Il direttore di gara della sezione di Pistoia ha parlato della modifica di preparazione tra l'andare in campo e al VAR: "Cambia assolutamente, il VAR non ha uno sforzo fisico a differenza dell'arbitro, quindi cambia il tipo di preparazione anche nei giorni precedenti al match. Al VAR lo sforzo mentale è grandissimo e soprattutto non hai modo di scaricare l'adrenalina in campo. Credo che siamo migliorati tanto, abbiamo avuto qualche problema due anni fa con il cambio di regolamento. Poi più che cambiare il regolamento cambiano le interpretazioni, ma cerchiamo di adattarci alle indicazioni generali".

Alla domanda precisa sul VAR visto come strumento utile, o meno, dalla classe arbitrale Irrati ha risposto così: "Vi assicuro che gli arbitri lo considerano utile, il VAR tolgono tutta una serie di situazioni fattuali come il fuorigioco che prima potevano rovinare la tua prestazione arbitrale. Il concetto è che davanti al monitor c'è comunque un arbitro, spesso succede che l'arbitro si trova a dover decidere una situazione in poco tempo e non sempre è facile. Il rischio è quello di avere una sensazione che ti sembra una certezza e proporla al VAR, poi ti confronti con altre persone che ti dicono che non era chiaro".

Infine, a chi gli chiede se l'arbitro più bravo deve stare al VAR o in campo lui risponde così: "In campo. Un ex giocatore nella VAR room? Perché no! Conosciamo il calcio, ma non ai vostri livelli. Ogni suggerimento anche sulle dinamiche di gioco sarebbe ben accetto. Noi abbiamo giocato quasi tutti a calcio, ma non ad altissimi livelli".

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