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Ironia sulle divise della Nazionale ispirate all’Italia Mundial: “Al bagaglio pensa lei?”

La critica social più feroce non ha risparmiato la divisa formale della Nazionale italiana ai prossimi Europei. Si compone di una giacca a metà tra l’azzurro e il bianco con collo alla coreana e pantaloni morbidi neri. La parte superiore dell’abito ha destato perplessità e Giorgio Armani, stilista degli azzurri, ha spiegato come la sua creazione fosse un omaggio all’Italia di Bearzot.
A cura di Valerio Albertini
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Negli ultimi giorni si è parlato molto delle divise formali che indosseranno i calciatori della Nazionale italiana ai prossimi Europei. In particolare, ha fatto scalpore la scelta della giacca, ritenuta da molti sui social poco idonea o comunque inusuale e lontana dalla tradizione italiana. La divisa formale che indosseranno i 26 convocati di Roberto Mancini alla competizione continentale, al via il prossimo 11 giugno, è stata disegnata da Giorgio Armani, il quale dal 2019 firma il guardaroba formale della Nazionale maschile e di quella femminile, oltre che dell'Under 21.

L'abito si compone di una giacca a metà tra l'azzurro e il bianco con collo alla coreana e pantaloni morbidi neri. Per ammissione dello stesso Giorgio Armani, la divisa è un omaggio a Enzo Bearzot, CT dell'Italia nel fortunato campionato del mondo del 1982, competizione nella quale gli azzurri vestivano l'abito a cui si è ispirato lo stilista per disegnare quella che gli azzurri vestiranno a Euro 2020.

Le critiche sui social

Sui social sono dilagate ironia, reazioni e critiche anche feroci, a causa della giacca, di cui non sono stati apprezzati né il colore né il colletto alla coreana. L'accostamento più popolare è quello tra la divisa della Nazionale e quella di cuochi o camerieri. Tra gli altri, anche il conduttore delle Iene Nicola Savino si è espresso sull'abito con una battuta: "Al bagaglio ci pensa lei?". Sul web si sono moltiplicati i fotomontaggi degli azzurri ritratti con il cappello di chef in testa oppure schierati davanti a un hotel, come se si trattasse della foto del personale di sala di un albergo. Insomma, la scelta di Giorgio Armani non è piaciuta proprio a tutti, anzi. C'è anche, però, chi ha apprezzato la rottura dei canoni tradizionali effettuata dallo stilista piacentino, che ha pensato a uno stile innovativo, con un occhio al passato glorioso della nostra Nazionale.

Le parole di Giorgio Armani e Gabriele Gravina

Giorgio Armani si è detto fiero di poter vestire l'Italia ai prossimi Europei e ha raccontato le caratteristiche della divisa da lui disegnata:

Sono orgoglioso di vestire la nostra Nazionale in questo momento di ripartenza, e in un campionato così importante. Ho lavorato su un’idea di eleganza spontanea e sportiva, dallo spirito autentico. Ho immaginato un abito leggero ma pieno di dignità, come dignitoso e fiero deve essere il nostro spirito in questo momento.

Soddisfatto della resa il presidente della FIGC Gabriele Gravina, che ha definito l'abito e gli azzurri con tre aggettivi ben precisi:

Ringrazio Armani perché è riuscito a disegnare un abito in grado di unire ed esaltare tre caratteristiche fondamentali di questa Nazionale così giovane, elegante e determinata. Il suo stile si unisce alla perfezione con l’impronta data agli Azzurri dal Ct Mancini.

Giorgio Armani e il presidente Gravina si augurano che la divisa possa rivelarsi tanto fortunata da riportare l'Italia a trionfare nella manifestazione continentale, 53 anni dopo l'unico successo, datato 1968.

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