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Inzaghi si gioca tutto col Benfica, l’Inter senza la Champions sarebbe già intervenuta: gli scenari

Simone Inzaghi di nuovo in discussione dopo il pareggio dell’Inter a Salerno: l’allenatore si gioca tutto col Benfica perché senza la Champions la società sarebbe già intervenuta.
A cura di Vito Lamorte
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L‘Inter non riesce a rialzarsi e la panchina di Simone Inzaghi traballare pericolosamente. Il tecnico nerazzurro è in discussione da diverse settimane e se il pareggio in casa della Juventus aveva placato un po' l'ambiente, ecco che puntuale è arrivata la mancata vittoria di Salerno per far ripiombare il caos intorno all'allenatore piacentino.

Le dichiarazioni a DAZN dopo il pareggio dell'Arechi hanno fatto storcere il naso a molti tifosi nerazzurri, che ora temono di non giocare la Champions League il prossimo anno e chiedono alla società un intervento prima che sia troppo tardi.

Inzaghi dopo il 90′ si è espresso così: "Per me è difficile parlare di calcio. La squadra ha fatto una gara importante, la grande pecca è stata quella di non fare il secondo gol, siamo in difficoltà perché non ammazziamo le partite. Da allenatore mi riesce difficile spiegare il pareggio, probabilmente bisogna lavorare di più ma non posso dire nulla circa l'impegno dei miei ragazzi. L'1-1 ci penalizza e ci delude, ma deve essere una spinta per i prossimi impegni. La partita è stata interpretata bene, Ochoa riesce in un'occasione ad alzarsi in piedi in un lampo, pali, traverse. I risultati migliorano tutto, per noi è un periodo difficile perché non arrivano e ci sono tante partite ravvicinate. Sappiamo come funziona nel calcio, non avevo mai visto un gol del genere negli ultimi anni". 

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Secondo quanto riportato oggi da ‘Sport Mediaset XXL', se non ci fosse stata la doppia sfida di Champions League contro il Benfica probabilmente i vertici dell'Inter avrebbero fatto altre valutazioni per dare una scossa ad un gruppo che appare spento e senza verve. Ora tutto dipende dal confronto con i portoghesi e per questo doppio round serve assolutamente la versione nerazzurra di coppa per evitare che la storia di Inzaghi all'Inter sia ai titoli di coda.

Quali soluzione in caso di scenario negativo? L'opzione più veloce sarebbe quella di un traghettatore e il nome più accreditato è quello di Cristian Chivu, allenatore della Primavera e molto stimato dalla dirigenza.

Per l'estate, invece, sono due le suggestioni che scaldano: la prima pista ad un ritorno immediato di Antonio Conte, per cui l’Inter resta in pole rispetto alle altre; e poi c'è quella che porta a Roberto De Zerbi, che non sembra intenzionato a lasciare la Premier ma se dovesse decidere di tornare in Italia bisognerebbe passare per una clausola col Brighton.

Il mese di aprile deciderà quale sarà l’allenatore dell’Inter per la fase finale di stagione e il futuro prossimo della panchina nerazzurra.

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