Inzaghi sente la classifica che scricchiola: “Perso tutto il vantaggio per la Champions”
Bologna fatale ancora una volta. Era successo l'anno scorso, con Radu che si prese tutte le colpe per quell'errore clamoroso che provocò la sconfitta. Il copione s'è ripetuto anche in questa stagione ma non c'è un colpevole specifico che basta a giustificare uno stop pesante, l'ennesimo in trasferta e contro una formazione di rango tecnico e ambizioni inferiori rispetto ai nerazzurri. L'Inter si butta di nuovo via al Dall'Ara, scivola a -18 dal Napoli capolista, il secondo posto scricchiola e – considerati anche i margini di classifica – nemmeno un posto in Champions League è del tutto al sicuro.
"Abbiamo giocato un primo tempo insufficiente – le parole di Simone Inzaghi a DAZN -. Sicuramente non da Inter. Nella ripresa qualcosa è cambiato e abbiamo guadagnato campo creando anche due, tre situazioni molto importanti. Il gol subito è arrivato nel nostro momento migliore, ma non possiamo prenderne così".
La differenza di rendimento lontano da San Siro è palese: su 12 match disputati ha conquistato 17 punti con una media di 1.42 a gara, un divario netto rispetto alla stima di 2.50 in casa. Negativo anche il dato delle reti: 19 fatte, 22 subite. Inzaghi non sa come spiegare una situazione del genere.
"Davanti al nostro pubblico abbiamo un ottimo cammino, in trasferta non è da Inter. Abbiamo analizzato e parlato con i ragazzi, è un problema di quest'anno perché nella scorsa stagione non era così. Adesso va fatto un cambio di marcia per mantenere il secondo posto".
L'essere ancora in corsa su tutti i fronti, la densità degli impegni in calendario possono aver influito sul rendimento della squadra? Inzaghi non s'inerpica lungo strade tortuose e non cerca giustificazioni tirando in ballo il dispendio di energie in Coppa.
"La stanchezza c'è – ha aggiunto -. Ma, al di là di qualche cambio forzato e qualche cambio voluto, siamo perfettamente consapevoli che giocare in Europa comporta dispendio di risorse. È anche vero che a distanza di tre giorni dalla gara col Porto si poteva fare meglio".
Si è sentito forse tradito dalla squadra? Il tecnico rigetta un concetto del genere con decisione e si concentra sulle cose da fare, su quel vantaggio in classifica che s'è assottigliato a tal punto che un qualsiasi altro passo falso può mettere a repentaglio anche un piazzamento tra le prime quattro.
"Il primo responsabile di situazioni del genere sono io – ha concluso l'allenatore -. Abbiamo perso tutto il vantaggio sulle altre per la Champions, ora dobbiamo essere bravi a mantenere lo stesso passo in casa e migliorare in trasferta".