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Inzaghi rischia, se perde col Benfica salta: confronto con la dirigenza dopo la sconfitta col Monza

Simone Inzaghi appeso alla Champions League: se non dovesse arrivare il passaggio del turno col Benfica l’allenatore verrà esonerato.
A cura di Vito Lamorte
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L'Inter non riesce a invertire la rotta in campionato. La sconfitta contro il Monza, l'undicesima stagionale in campionato, ha lasciato un grande amaro in bocca dopo la buona prova di Champions League in casa del Benfica e e c'è stato un confronto allo stadio di San Siro tra Simone Inzaghi e la dirigenza.

A questo incontro erano presenti Zhang, Marotta, Antonello, Ausilio e Baccin ed è stata analizzata l'ennesima sconfitta subita. L'allenatore piacentino ha lasciato lo stadio dopo la mezzanotte e mezz'ora più tardi è toccato a Steven Zhang. Poco sono usciti tutti gli altri dirigenti nerazzurri.

La situazione in casa Inter è molto delicata: se non dovesse arrivare la qualificazione alle semifinali di Champions, visto anche il buon vantaggio del 2-0 dell'andata, la posizione di Inzaghi sarebbe compromessa e arriverebbe l'esonero.

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I nerazzurri hanno perso 11 partite in 30 giornate di campionato, quella contro il Monza era la quarta nelle ultime 5: numeri che non hanno nulla a che vedere con il rendimento di una squadra che punta ad entrare tra le prime quattro della Serie A.

È evidente la difficoltà dell'Inter di fare gol in campionato nonostante le tante palle-gol create: un problema che si sta trascinando da diverse settimane e al quale Inzaghi non ha saputo porre rimedio.

Chiaramente le colpe non sono solo dell'allenatore e di questo sono coscienti anche i dirigenti nerazzurri: il gruppo non dimostra la stessa personalità in campionato come quando scendono in campo per gare da ‘dentro o fuori'. Probabilmente se non ci fosse stato la gara di Champions la scossa ci sarebbe già stata ma ora tutti devono remare dalla stessa parte perché superare il turno in Europa vale tanto sia a livello sportivo che economico, oltre a spalancare le porte ad un ‘euro-derby' (che sia Milan o Napoli) che nemmeno il più fiducioso avrebbe pronosticato all'inizio della stagione.

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Sugli eventuali sostituti, almeno per ora, non ci sono certezze: il nome più accreditato è quello di Cristian Chivu, allenatore della Primavera e molto stimato dalla dirigenza, ma si tratterebbe solo di un traghettatore fino all'estate.

Per la prossima stagioni le suggestioni portano sempre ad Antonio Conte e Roberto De Zerbi, ma sarebbe prematuro parlarne ora. Adesso c'è il Benfica, il resto si vedrà.

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