Inzaghi nervoso: “Si parla solo degli infortunati del Bayern, anche l’Inter ne ha”. Ma non è vero

Simone Inzaghi crede che nei confronti dell'Inter ci sia un pregiudizio di fondo che inficia ogni valutazione, tale da ridimensionare la portata di quel che la squadra sta facendo. Non ha potuto proprio fare a meno di tirare in ballo l'argomento anche alla vigilia dell'andata dei quarti di finale di Champions contro il Bayern Monaco facendo riferimento a quel relativismo dell'informazione che scandisce le difficoltà dei tedeschi decimati dagli infortuni ma "dimentica" di sottolineare anche le condizioni tutt'altro che trascurabili dei nerazzurri. C'è una frase che rende bene l'idea di quale sia lo stato d'animo del tecnico nerazzurro, è il manifesto del retro-pensiero che ritiene di aver snidato: "Sono 2 mesi che giochiamo in 14, contro il Bayern forse arriviamo a 16 – ha ammesso in conferenza stampa -. Eppure si parla solo delle loro assenze. Ma lo sappiamo, lo sappiamo… E lo sanno anche i miei giocatori che per fortuna sono intelligenti".
Infortuni e assenze, come stanno veramente le cose tra Inter e Bayern
"Sia noi sia il Bayern abbiamo tante assenze, servirà una grande partita", ha spiegato Inzaghi. Come stanno veramente le cose? Al netto di qualche acciacco e una forma non del tutto al top (cosa che capitano nell'arco di una stagione intensa), è un solo calciatore che manca veramente all'Inter abitualmente schierata e si vedrà all'opera anche questa sera: è Dumfries (nella foto sotto), che all'Allianz Arena dovrebbe essere sostituito da Darmian. Bastoni, fermatosi a Parma, è disponibile. In difesa torna tra i titolari Pavard, a centrocampo si rivede Barella. Dimarco è comunque con la squadra e, se proprio non dovesse farcela, sarebbe Carlos Augusto a prendere il suo posto. Thuram e Lautaro là davanti ci saranno. Le assenze di Zielinski e Taremi (con Arnautovic unica alternativa in attacco) accorciano un po' la panchina, è vero, ma non è che dall'altra parte Kompany non abbia grattacapi. Anzi.

A leggere la lista di quelli malconci oppure appiedati del Bayern Monaco sembra di trovarsi dinanzi a un bollettino di guerra: Neuer, Upamecano, Davies, Ito, Pavlovic, Coman e Musiala hanno tutti fatto i conti con report medici di differente entità. Perfino Harry Kane ha alimentato ansia per essere uscito "ammaccato" dall'ultimo turno di campionato: stringerà i denti e andrà in campo.
Lo sfogo del tecnico nerazzurro: ricorda a tutti cosa ha fatto e vinto
"Bastoni più sì che no, Dimarco più no che sì – è la conta di Inzaghi a poche ore dall'incontro di Coppa -. Lautaro aveva una lesione per la quale stare fuori tre settimane e dopo 16 giorni ha giocato una gara di campionato. A Parma avrebbe dovuto fare solo 45 minuti… Calhanoglu ha dolore, si è allenato con una fasciatura ma penso che ce la possa fare. Allo stato dei fatti l'unico cambio che sono riuscito a fare è stato Asllani-Arnautovic all'81°. Ecco… così chi deve capire capisce e invece ho letto ancora una volta di tutto".
È una precisazione che l'allenatore ribadisce perché ci sono critiche – quelle sulle sostituzioni a Parma – che non sono piaciute e ha preso malissimo. Nemmeno gli piace l'aria che tira e ci tiene a ricordare chi è, cosa ha fatto e sta facendo, cosa può ancora vincere nonostante tutto, in quali condizioni sta lavorando considerati il budget e i tanti infortuni che hanno tolto qualcosa alla sua rosa. "Abbiamo vinto 6 partite sulle ultime 9. Da quando sono l'allenatore dell'Inter, non ho mai scelto una competizione. Abbiamo vinto 6 titoli, ci stiamo superando e i miei ragazzi meriterebbero maggiori attestati di stima".