Inzaghi in confusione durante Napoli-Inter: “Giochiamo 4-4-2. No, 5-3-2”. Poi entra in campo
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Simone Inzaghi è sembrato un po' in confusione durante Napoli-Inter. L'allenatore ha cercato in avvio di secondo tempo di dare indicazioni sul modulo che i suoi avrebbero dovuto adottare ma non ha ottenuto l'effetto sperato. I nerazzurri infatti non sono riusciti ad assecondare quelle che erano le volontà dell'allenatore, che in pochi minuti ha cambiato apparentemente idea su posizioni e ruoli, anche se si riferiva a fasi diverse di gioco.
Inzaghi cambia modulo all'Inter, le indicazioni con il Napoli non vanno a buon fine
La situazione in questione, immortalata dalle telecamere di DAZN, si è verificata intorno al 50′ di Napoli-Inter. Simone Inzaghi, come sempre scatenato in panchina dopo un confronto con il suo staff indica ai suoi di posizionarsi in campo con il 4-4-2. Un messaggio non facile da trasferire, visto che il mister con ampi gesti e con l'aiuto del tattico Mario Cecchi è costretto a ribadire il tutto anche con il rischio di infastidire qualcuno, come Mkhitaryan. L'armeno invita infatti il suo allenatore a calmarsi: "Adesso ci mettiamo". Non tutti però recepiscono cosa vuole Inzaghi, visto che Dumfries non pare aver capito se mettersi a destra o a sinistra.
Inzaghi entra in campo e spiega la tattica all'Inter
Passano sette minuti, e il tecnico dell'Inter mima un altro schema ai suoi il 5-3-2. Una possibile correzione visto che il precedente atteggiamento tattico non aveva attecchito. Al settantesimo, Inzaghi è letteralmente scatenato ed entra addirittura in campo, per una sorta di time-out che gli costa il giallo. In questa occasione sembra voler dare indicazioni più precise: a Pavard dice 4-4-2, con le dritte per altri "Barella di là (aggiunge anche di farlo uscire alto) e Dumfries che deve uscire a sinistra".
L'ultima idea la comunica infine a Mkhitaryan: dopo aver mimato il 4-4-1, gli dice ‘vieni, vieni, rimaniamo 5-3-2, ma mandiamo Barella forte di là e Dumfries di qua sulle uscite'. Insomma un po' di confusione in campo, con le facce degli stessi giocatori che confermano di non avere capito del tutto cosa volesse il mister. Forse nella volontà del tecnico c'era la volontà di chiarire come posizionarsi in fase di non possesso (a cinque) e di attacco (a 4 con Bastoni pronto ad uscire largo). Alla fine però la squadra si è un po' destabilizzata, perdendo le misure e prestando il fianco al Napoli che è riuscito a sfruttare la sua pressione costante ottenendo il pareggio preziosissimo.