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Inzaghi ha un solo pensiero dopo il gol di Thuram, corre da Arnautovic per dirgli due parole

Il tecnico nerazzurro protagonista del gesto dopo la rete della vittoria dell’Inter contro lo Young Boys. L’attaccante è affranto per il rigore sbagliato a inizio ripresa, in diretta TV il tecnico spiega cosa gli ha sussurrato.
A cura di Maurizio De Santis
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Simone Inzaghi fa un gesto molto bello nel momento più esaltante per l'Inter dopo il gol di Thuram al 94° che ha piegato lo Young Boys ed è valso il successo nella terza giornata di Champions. La rete arrivata all'ultimo respiro è pesante, regala una vittoria sofferta al termine di una partita sofferta ma non lo distoglie dall'unica cosa che deve fare un allenatore in determinate situazioni: stringe le mani, si complimenta con gli altri calciatori e lo staff poi va da Arnautovic che ha sbagliato a inizio ripresa il calcio di rigore e confabula con lui per qualche attimo.

L'attaccante è affranto, proprio non ce la fa a esultare. Nemmeno si alza dalla panchina, se ne resta seduto schiacciato dal peso della responsabilità e dalla profonda amarezza per aver fallito quel penalty che avrebbe potuto cambiare tutto. Invece, ha calcolato male tutto: forza del tiro, angolo e traiettoria agevolando la prodezza del portiere dello Young Boys, lesto anche sulla ribattuta a respingere la palla. Gli è crollato il mondo addosso.

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Cosa ha detto Inzaghi ad Arnautovic, affranto in panchina

Non gli sono bastate né le parole dei compagni di squadra che lo hanno consolato anche in diretta tv (lo ha fatto Sommer nelle interviste: "questo è il calcio, i rigori si sbagliano solo quando si tirano") né quelle dell'allenatore che nel dopo gara ha rivelato cosa gli ha sussurrato quando s'è avvicinato dopo la rete dell'attaccante francese. "Gli ho detto di stare sereno e continuare a lavorare come sta facendo" e, durante l'intervento ad Amazon Prime Video, ha chiarito che lui è uno dei rigoristi designati: "Lui e Taremi lo sono, contro la Stella Rossa uscì e toccò a Taremi, oggi toccava a lui. Si sentiva molto giù, sentiva la responsabilità ed è normale ma per noi è un calciatore importante".

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La provocazione di Capello, il tecnico non ci casca: "Lui è uno dei rigoristi"

A Sky c'è Fabio Capello che dallo studio prova a mettere in difficoltà il tecnico nerazzurro. Gli chiede come mai Barella era andato a parlare con Arnautovic poco prima di battere dal dischetto: "Cosa si sono detti?". Inzaghi non cade nella provocazione ed evita la trappola saltandola a pie' pari, confermando quanto espresso poco prima: "Lui è uno dei nostri rigoristi, è naturale che andasse a tirare il penalty. Era molto dispiaciuto e gli ho voluto dire che ci sta dando una grande mano".

I cambi nella seconda parte della ripresa si sono rivelati decisivi. La coppia Lautaro Martinez-Thuram, con la complicità del solito Dimarco (suo il traversato calibrato per l'attaccante), ha squarciato come luce nel buio una serata di sofferenza. "Significa che sono entrati bene in campo – ha aggiunto Inzaghi – come accaduto a Roma in campionato. Ho una rosa attrezzata, da usare soprattutto ora che abbiamo delle defezioni e siamo all'inizio di un tour de force molto intenso tra Serie A e Champions".

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