Inzaghi fotografa un’Inter abbattuta psicologicamente: “Abbiamo perso la testa”
Quanto può costare l'errore di un singolo giocatore nell'economia di una partita o addirittura di un'intera stagione? Tanto, come dimostra la clamorosa papera di Ionut Radu che ha condannato alla pesantissima sconfitta l'Inter nel recupero della gara Serie A con il Bologna che avrebbe potuto proiettarla in testa alla classifica. Dopo aver subito la rete del 2-1 per un liscio del suo portiere di riserva infatti i nerazzurri al Dall'Ara hanno perso la testa e, anche se mancavano ancora dieci minuti più recupero per provare a ribaltare il match, non sono più riusciti a mantenere la lucidità necessaria per far male ai felsinei e, quantomeno, ridurre a uno i punti di svantaggio dal Milan in vista delle ultime quattro giornate di campionato in cui si deciderà la volata scudetto.
A confermarlo, al termine di Bologna-Inter, è stato lo stesso allenatore dei nerazzurri Simone Inzaghi che, dopo aver ammesso la grande amarezza per la situazione in cui si trova adesso la sua squadra, ha voluto strigliare i suoi per l'atteggiamento sia in occasione del primo gol bolognese siglato da Arnautovic che dopo l'infortunio di Radu costato il 2-1 poi divenuto definitivo:
"Senza dubbio c'è amarezza, come è normale. Non siamo più responsabili del nostro destino, dobbiamo controllare cosa fa il Milan e provare a vincere le ultime quattro partite – ha infatti detto il tecnico dell'Inter ai microfoni di Sky dopo l'incontro del Dall'Ara –. Eravamo passati in vantaggio, avremmo dovuto segnarne un altro piuttosto che subire l'evitabile colpo di testa di Arnautovic, perché sappiamo che nel calcio può succedere di tutto. Non si può lasciare colpire l'attaccante indisturbato tra il terzo centrale e il quinto di difesa.
Penso che abbiamo giocato un ottimo primo tempo, con un solo errore sulla gol di Arnautovic. Abbiamo creato tante occasioni e meritavamo un secondo gol – ha poi aggiunto Inzaghi –. Dopo l'intervallo eravamo un po' troppo frenetici e questo ci ha penalizzato. Il Bologna non è entrato quasi mai nella nostra area di rigore, poi una volta capitato quello sfortunato incidente con il secondo gol, abbiamo perso un po' la testa. Non è troppo sorprendente, c'era così tanto in gioco, ma – ha infine concluso l'allenatore nerazzurro – ha davvero pesato su di loro".