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Inzaghi fa il pompiere dopo il derby stravinto contro il Milan: “L’Inter non è la squadra più forte”

Dopo il netto successo nel derby contro il Milan, l’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi ha voluto smorzare gli entusiasmi riguardo alla forza dei suoi calciatori e della sua squadra che al momento guida la Serie A 2023-2024 a punteggio pieno.
A cura di Michele Mazzeo
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Nel derby di Milano l'Inter ha dato una grande dimostrazione di forza annientando il Milan con un pesantissimo 5-1 che gli consente di mantenere la testa della Serie A a punteggio pieno dopo quattro giornate. I nerazzurri dunque confermano, andando anche oltre le aspettative della vigilia, di essere la candidata principale per contendere lo scudetto al Napoli campione in carica, se non addirittura la favorita numero uno se si considera lo spessore delle due intere rose. Non sembra però essere d'accordo l'allenatore dei meneghini Simone Inzaghi che nel post-partita ha voluto smorzare gli entusiasmi allo scopo, probabilmente, di tenere i suoi con i piedi per terra alla vigilia dell'esordio in Champions League.

"Assolutamente no!" è stata difatti la secca risposta del tecnico interista a chi chiedeva se la squadra al momento sia la più forte d'Italia. "Abbiamo fatto un grande inizio e un buonissimo derby. Complimenti a questi ragazzi per questo inizio di stagione ma sappiamo che non è niente. Sappiamo quanto ci tiene al derby la famiglia Inter. Ma ora viene il difficile, dobbiamo prepararci. Questo derby ci dà il momentaneo primato in classifica ma il campionato è lunghissimo e apertissimo" ha poi proseguito Simone Inzaghi intervenuto ai microfoni di Dazn dopo il largo successo nel derby contro il Milan (il quinto vinto su cinque disputati nel 2023).

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Analizzando quanto visto sul terreno di gioco di San Siro,  l'allenatore nerazzurro, pur esaltando la prestazione di alcuni sui calciatori (i sudamericani, Thuram e Mkhitaryan su tutti), ha comunque voluto sottolineare anche qualche errore commesso dai suoi uomini: "Mkhitaryan lo conosciamo tutti. Io guardo i ragazzi in allenamento, ero un po' preoccupato per questa partita perché tanti giocatori sono rientrati tardi. I sudamericani li ho avuti a 24 ore dalla partita. Ma sapevo che sanno giocare queste partite, me l'hanno dimostrato ancora. Ora ci sarà spazio per tutti, giochiamo ogni 3 giorni. È importantissima la panchina profonda. Non c'erano avvisaglie sul gol di Leao, probabilmente dovevamo palleggiare meglio. Tecnicamente possiamo fare molto meglio, avevamo giocatori che venivano da partite importanti. Ma quando è stato il momento, i subentrati ci hanno dato un grandissimo aiuto" ha difatti commentato Simone Inzaghi che ha anche voluto elogiare coloro che sono entrati a partita in corso da Frattesi a Carlos Augusto.

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L'ultimo pensiero del tecnico nerazzurro è stato per Marcus Thuram che ha fornito una grande prestazione mettendo anche a segno un gol splendido dal peso specifico non indifferente dato che è arrivato nel momento in cui il Milan stava pressando alla ricerca del pareggio: "Marotta e Ausilio volevano Thuram già a gennaio. Non lo conoscevo personalmente ma avevo parlato con Deschamps. È un ragazzo con grandissime qualità, è un grandissimo acquisto. Brava la società, lo voleva da 12 mesi" ha difatti chiosato un Simone Inzaghi evidentemente contento per quanto fatto in campo da tutti i suoi ragazzi ma più attento a smorzare gli entusiasmi che ad esaltare la sua Inter apparsa devastante in quella che era la gara più difficile e complicata di questo inizio di stagione.

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