Inzaghi accarezza lo Scudetto ma resta in allerta: “Sono nel calcio da tanti anni, so come funziona”
L'Inter vola in campionato verso il suo ventesimo Scudetto: la vittoria contro il Genoa permette ai nerazzurri di creare un solco con il secondo posto della Juventus, distante adesso 15 punti. Un abisso che lancia la squadra di Simone Inzaghi verso la seconda stella, un obiettivo inseguito tanto negli ultimi anni.
Ma anche un divario così grande permette all'allenatore di dormire sonni tranquilli. A SkySport raccoglie i complimenti per il percorso della sua Inter ma mantiene altissima l'asticella: "Abbiamo messo 15 punti fra noi e la Juventus in 33 giorni, ma dobbiamo restare concentrati. Sono tanti anni che sono nel calcio, so come funziona". Dietro alla voglia di mantenere i piedi per terra c'è il terrore che tutto possa svanire, anche se il sogno diventa sempre più concreto.
Tutto il gruppo gli ha dato grandi garanzie in questa cavalcata, cominciata 50 giorni fa con la striscia di 12 partite vinte. Vinte con enorme convinzione e con una grinta che non si vedeva da tempo:"Devo ringraziare questo gruppo, hanno fatto 12 partite in 50 giorni e le hanno vinte tutte e 12. Bravi e complimenti, ma serve guardare avanti, serve guardare a sabato a Bologna".
Tra i protagonisti di questa nuova inter c'è anche Asllani che oggi ha potuto festeggiare il suo primo gol segnato in campionato. Dopo la fine della partita il giocatore è rimasto seduto in panchina a fissare San Siro che si svuotava, con la testa piena di sogno e di pensieri: "Va fatto un paluso ad Asllani, ha fatto tre partite in una settimana ed è stato bravo e disponibile. Non erano tre gare semplici, quindi gli faccio i complimenti".
I complimenti di Inzaghi vanno soprattutto alle sue seconde linee, quei giocatori che gli hanno permesso di fare nuovi esperimenti, di ruotare la sua rosa e trovare nuovi protagonisti: "Le rotazioni me le suggerisce il campo, l'allenamento. Penso ad Arnautovic e Sanchez, loro non sono una sorpresa, sono fondamentali da inizio anno pur avendo trovato davanti Thuram e Lautaro. In questo percorso se non avessi avuto loro due non saremmo qua, soprattutto nel 2024".