InvestCorp non molla il Milan, pronto al rilancio davanti all’entrata in scena di RedBird
Il presidente del Milan Paolo Scaroni nella giornata di martedì 10 maggio aveva confermato che la trattativa di cessione della società era in pieno svolgimento. Nessun problema né frenate sul passaggio del Milan dal Gruppo americano di Elliott ai nuovi acquirenti, sottolineando anche la veridicità delle ultime notizie che avevano aumentare i possibili pretendenti all'acquisizione del club rossonero con l'inserimento di RedBird oltre a quello già assodato da parte di InvestCorp.
Dunque, l'attesa e il silenzio di questi ultimi giorni che avevano fatto pensare a più di un tifoso milanista che tutto potesse saltare, è semplicemente fisiologica in una trattativa complessa e dai tempi burocratici da rispettare. Ciò che era emerso dalle parole del numero uno del Milan ha permesso di riportare conforto sulla bontà dell'operazione e sulla sua conseguente realizzazione: "Io sono solo l'oggetto della trattativa" aveva detto Scaroni "ma posso affermare che non vedo criticità e vi sono ad oggi due proposte". Dunque, la possibilità di valutare da parete del Gruppo Elliott quella che più confà alle esigenze del Fondo americano.
Di certo, InvestCorp resta la principale e la primaria con il Fondo del Barhain che si è mosso già da tempo con una offerta chiara da un miliardo di euro da subito considerata congrua da parte della proprietà rossonera che ha aperto al dialogo. Un confronto che si è protratto per alcune settimane in modo assiduo e che sembrava prevedere l'accordo oramai ad un passo. Si era parlato di un signing e di un closing (le due fasi fondamentali per la transazione) che sarebbe potuto arrivare in brevissimo tempo. Oggi, si sa di più sulle dinamiche d'attesa che finiranno solamente a fine mese per poi venire ratificate a giugno.
Anche se può apparire lunga, la contrattazione sta avvenendo spedita soprattutto per volontà di InvestCorp che ha cercato di ottimizzare i tempi per poter prendere possesso della società il prima possibile. Una delle priorità maggiori infatti è relativa al rafforzamento sportivo della squadra ed è chiaro che ciò sarebbe unicamente possibile acquistando il club ben prima dell'apertura del calciomercato, permettendo alla dirigenza anche di ratificare eventuali rinnovi e prolungamenti al momento rimasti sospesi. In questo senso, l'inserimento di una seconda concorrente, RedBird, potrebbe ancor più velocizzare il tutto, a beneficio del Milan.
InvestCorp ha concluso la fase di esclusiva e oggi il Gruppo Elliott può tranquillamente sondare altre strade: RedBird è una di quelle e non è escluso che nel prossimo futuro si possano inserire nuove realtà interessate all'acquisto. Tutto ciò sta spingendo InvestCorp a velocizzare le pratiche, anche nella ricerca degli investitori che permettano il pagamento della società, e ad aumentare l'offerta per mettersi al riparo da eventuali contrattempi. Così, proprio all'indomani delle parole di Scaroni è giunta la notizia di un possibile rilancio sul prezzo d'acquisto.
Quanto costerà dunque prelevare il Milan? I meglio informati dicono che il fondo del Barhain si è già spinto attorno ai 1,2 miliardi di euro e che si potrebbe arrivare a 1,3. Per una volta sarebbe tutto oro ciò che luccica, sia per il Gruppo Elliott che avrebbe maturato così una plusvalenza enorme, sia per il Milan che vedrebbe concretizzarsi il sogno di costruire una squadra di primo livello internazionale.