Inter: Zhang a Milano, dopo l’Europa League il vertice con Conte. Marotta lavora per la pace
Steven Zhang è tornato a Milano dopo cinque mesi di assenza. Non era mai stato lontano dall'Inter così a lungo, da quando ne è diventato presidente. Il ritorno, già pianificato, si è trasformato in un'urgenza dopo Atalanta-Inter. Notte movimentata in Italia, risveglio traumatico in Cina, dove i vertici del club nerazzurro sono rimasti spiazzati e delusi dallo sfogo post-partita di Antonio Conte. Una scelta di rottura, per contenuti e modi dell'uscita mediatica del tecnico, che entrambe le parti hanno voluto accantonare momentaneamente in vista della fase finale dell'Europa League. Per il bene comune dell'Inter. Il faccia a faccia risolutivo – perché un faccia a faccia sarà necessario, dopo quanto detto pubblicamente da Conte – si terrà soltanto al termine dell'avventura europea dell'Inter, alla quale lo stesso Zhang si unirà volando in Germania per la semifinale con lo Shakhtar.
Il ruolo di Marotta tra Zhang e Conte
La riunione non sarà una formalità, ma ci si arriverà con un clima sicuramente più disteso rispetto a quello che l'avrebbe accompagnata una settimana fa. Merito dei risultati dell'Inter in Europa League, della serenità che traspare dal gruppo guidato da Antonio Conte e anche da quello che non si vede. Da giorni, ormai, Beppe Marotta è protagonista di un certosino lavoro diplomatico dietro le quinte. Da dirigente esperto e navigato qual è, dopo aver lasciato sbollire gli animi ha cominciato una duplice opera di persuasione. Da un lato si è prodigato per ammorbidire la posizione della proprietà, molto arrabbiata per le gravi accuse lanciate da Conte in diretta televisiva, dall'altro si sta confrontando quotidianamente con l'allenatore per predisporre il terreno affinché il mood sia dei migliori. E in questo senso un'eventuale trionfo in Europa League avrebbe l'effetto di una miracolosa bacchetta magica.