Inter, tutti in discussione: la dirigenza interverrà dopo KO di Bologna, domani summit con Inzaghi
La sconfitta di Bologna ha fatto male all'Inter e a tutto il suo ambiente. Oltre alle parole di Simone Inzaghi e Lautaro Martinez, non sono arrivate altre dichiarazioni al fischio finale dello stadio Dall'Ara ma oggi potrebbe arrivare una presa di posizione pubblica da parte del club. I dirigenti vogliono il secondo posto in classifica e andare avanti il più possibile nella altre due competizioni in cui i nerazzurri sono ancora in ballo: su questo non intendono cedere e vogliono mandare un segnale chiaro e forte alla squadra, che con il suo andamento di discontinuo ha compromesso la corsa al tricolore già nella prima parte d'annata e ora ha disperso il vantaggio sulle avversarie per il secondo posto.
I nerazzurri hanno lasciato per strada punti e hanno disperso il carico di fiducia accumulato grazie alle ultime vittorie: la bella prova contro il Porto è stata cancellata da una prova sottotono e poco concentrata a Bologna e l'ultima uscita è stata probabilmente la peggiore della stagione per livello tecnico e tenuta mentale nei 90′.
La squadra di Inzaghi è capace di prestazioni come quelle in Champions o negli ultimi due derby e gare come quella di Bologna o quella in casa con l'Empoli: una discontinuità che ha portato a subire 7 sconfitte in campionato, cifra che non è adeguata per un club che vuole lottare per la vetta.
Dopo aver perso tutto il vantaggio acquisito nelle scorse settimane, e in attesa dell'esito del ricorso al CONI della Juventus, ora l'Inter per assicurarsi un posto nella prossima Champions League l'Inter dovrà sudare anche più del previsto.
La società sta valutando anche il rendimento dei calciatori in vista della prossima stagione e dopo questa altalena di risultati quasi tutti i calciatori sono i discussione: non saranno ammessi più passi falsi e prestazioni al di sotto delle possibilità fino a fine anno.
Domani, alla ripresa degli allenamenti, ci sarà il solito confronto tra dirigenti e staff ma i vertici vogliono mettere in chiaro che non si può più sbagliare e l'arrivo tra i primi quattro è un obiettivo da centrare senza sé e senza ma.
La posizione di Simone Inzaghi non è a rischio ma anche lui è sotto osservazione perché alcune scelte fatte nelle ultime gare hanno lasciato perplessi anche i dirigenti.
Ora l'Inter affronterà Spezia e Lecce prima del ritorno contro il Porto e le sfide contro Juventus e Fiorentina: cinque partite che definiranno il finale di stagione dei nerazzurri.