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Inter sconfitta dalla Samp, Conte: “Risultato ingiusto, la dea bendata s’è dimenticata di noi”

Il commento di Antonio Conte dopo la sconfitta (2-1) dell’Inter a Marassi contro la Sampdoria. “La squadra stava facendo bene, ha creato, ha giocato, ha creato tante palle gol. Diciamo che la dea bendata s’è dimenticata di noi”.
A cura di Maurizio De Santis
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L'Inter è stata sconfitta per 2-1 a Marassi contro la Sampdoria. Un'occasione sprecata. Un match che lascia l'amaro in bocca soprattutto se lo si analizza dal punto di vista delle statistiche: possesso palla con percentuale quali bulgara (oltre il 60%); 24 tiri in porta, una decina nello specchio; almeno 3 grandi occasioni create; un legno e una calcio di rigore fallito a inizio match, che avrebbe potuto mettere la gara sui un binario differente. Tant'è che, alla fine, al netto delle tante azioni create, a pesare di più e in maniera determinante è stato l'errore commesso dal dischetto da Alexis Sanchez (l'ottavo in carriera su 12 tiri).

E' stata una partita un po' strana – ha ammesso Conte nel dopo gara -. Ci siamo ritrovati sotto di un gol dopo aver sbagliato un calcio di rigore. La squadra stava giocando e soprattutto ha creato tante palle gol. Diciamo che la dea bendata s'è dimenticata di noi. A volte perdi ed è giusto, altre volte no.

Senza Lukaku nel reparto offensivo l'Inter manifesta le pecche di sempre. Una in particolare: non riuscire a finalizzare la mole di occasione che vengono prodotte. E se di fronte hai anche un avversario (Ranieri) che sa come ‘incartare' i tuoi attaccanti (e ci riesce) allora diventa tutto più difficile. Ma non è certo (solo) l'assenza del belga che basta a spiegare cosa è accaduto a Marassi, dove i nerazzurri hanno incassato 2 gol in mezz'ora. Uno-due micidiale dal quale non sono riusciti a rialzarsi con il solito furore.

Non è la prima volta che giocavamo senza Lukaku – ha aggiunto Conte -. Lo sappiamo che è un giocatore dalle grandi qualità, ma non era al 100% e si è visto anche quando è entrato.

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Il rammarico è grande. La vittoria a Genova avrebbe messo pressione a Milan e Juventus impegnate nello scontro diretto. E soprattutto avrebbe tenuto a distanza di sicurezza quella Roma che affronterà i nerazzurri nel prossimo match di campionato. Ci vorrà un pizzico di buona sorte, mancata al Ferraris. Conte ne è convinto.

Diciamo che oggi la dea bendata si è dimenticata di noi – ha aggiunto l'allenatore dell'Inter -. La nostra fase offensiva, considerate le occasioni create, è stata ottima: attacchiamo con tanti uomini, c’è ampiezza… ma è mancato il gol.

Gennaio, mese del calciomercato. In casa nerazzurra, però, non sono previsti investimenti clamorosi. Anzi, il diktat della proprietà è stato molto chiaro: serve anzitutto cedere e rivedere i conti a bilancio. Conte si allinea e ribadisce il piano condiviso.

Sono a completa disposizione del club su qualunque decisione. Il club sa perfettamente cosa fare, da parte mia c’è massima disponibilità. Mi metto solo a lavorare, come sempre fatto da quando sono arrivato all’Inter.

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