Inter-Roma a rischio per i funerali di Papa Francesco, cosa succede al calendario di Serie A

Sabato 26 aprile alle ore 10 è la data dei funerali di Papa Francesco che rischia di provocare l'ennesimo corto circuito nel calendario di Serie A dopo le polemiche scaturite dai rinvii e dalla data dei recuperi in seguito alla morte di Bergoglio. Mercoledì 23 aprile alle 18:30 si giocano le quattro partite (Torino-Udinese, Cagliari-Fiorentina, Genoa-Lazio, Parma-Juve) in programma per domenica scorsa e ricollocate nel giro di poche ore (decisione che ha colto di sorpresa molti club, provocandone malumore). La domanda adesso è un'altra: cosa accadrà al campionato quando saranno officiate le esequie del Pontefice? La prima cosa che viene in mente è che Inter–Roma, una gara chiave in ottica lotta scudetto tra nerazzurri e Napoli, è a rischio. Non l'unica, considerato che la celebrazione dell'estremo saluto al Santo Padre può avere ripercussioni sulla 34ª giornata, con tutto quel che ne consegue anche in termini di calendario, sicurezza e ordine pubblico nella Capitale.
Le ripercussioni dei funerali del Papa sulla Serie A
Adesso che è ufficiale quando avverrà la commemorazione solenne – inizialmente indicata tra venerdì 25 (in quel giorno è in agenda solo Atalanta–Lecce) e domenica 27 aprile – ce n'è abbastanza per rinfocolare i dubbi dei tifosi (e non solo) su se sia giusto andare in campo regolarmente oppure no e ritrovarsi anche con una lista di incontri tale da rendere un rompicapo come incastrare gli eventuali recuperi-bis.

Le criticità di Inter-Roma e Lazio-Parma
Sabato 26 aprile la prima vera criticità: oltre a Como–Genoa (ore 15), in quella data sono previsti Inter–Roma (ore 18) e Lazio–Parma (20:45). Incontri – gli ultimi due in particolare – che rappresentano altrettanti nodi da sciogliere per ragioni differenti.
Per i nerazzurri non giocare la sfida coi giallorossi renderebbe ancora più incerto lo scenario considerati gli impegni agonistici: tra il 30 aprile (andata) e il 6 maggio (ritorno) devono affrontare la semifinale di Champions con il Barcellona, il 14 maggio (nel caso di vittoria sul Milan e qualificazione) è cerchiata in rosso la data della finale di Coppa Italia. Conti alla mano, il primo (e forse anche unico) slot utile sarebbe quello del 21 maggio, quattro giorni prima dell'ultima giornata (25 maggio). E cosa accadrebbe qualora in classifica persistesse in testa a testa col Napoli? Anche il rischio spareggio per lo scudetto (da giocare in gara unica) è ipotesi che non si può tenere in secondo piano.

Quanto al match tra le squadre di Baroni e Chivu, il contesto si presenta ancora più complesso. Detto del recupero di mercoledì col Cagliari (decisione che ha provocato la reazione stizzita del presidente, Claudio Lotito), in ballo c'è un'altra variabile tutt'altro che marginale: come si può pensare di disputare la gara di campionato nello stesso giorno (sabato) dei funerali di Papa Francesco? I milioni di fedeli che farebbero rotta verso l'Urbe e l'organizzazione della partita alimenterebbero criticità nella gestione di una situazione eccezionale sotto tutti i punti di vista. Ecco perché Lazio-Parma potrebbe essere dirottata a lunedì.
La grande incognita della data delle esequie aveva tenuto in bilico anche la giornata di domenica e con essa il lotto di sfide previste: Venezia–Milan, Fiorentina–Empoli, Juventus–Monza e Napoli–Torino. Per Udinese-Bologna e Verona-Cagliari in programma lunedì 28 aprile non dovrebbero esserci grattacapi.