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Inter, l’ultima partita di Walter Zenga: una serata da Uomo Ragno nella finale di Coppa Uefa

L’11 maggio 1994 l’Inter batte 1-0 il Salisburgo e vince per la seconda volta nella sua storia la Coppa Uefa. Grande protagonista di quella finale giocata a San Siro fu Walter Zenga, che disputò una delle migliori partite della sua carriera nel giorno del triste addio all’Inter, che aveva già acquistato Pagliuca.
A cura di Alessio Morra
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Walter Zenga è uno dei più grandi portieri italiani di sempre. Grazie alle sue parate è diventato un’icona, in campo e fuori – amatissimo dai suoi tifosi, anche grazie al suo fare scanzonato, guascone, da eterno ragazzo ha sempre bucato lo schermo e quando era il numero uno dell’Inter, condusse anche un programma televisivo. Una cosa del genere oggi è praticamente inimmaginabile. Ha legato la sua carriera soprattutto all’Inter, ma anche alla Nazionale (58 presenze e appena 21 gol subiti), e con i nerazzurri ha vissuto anni gloriose, protagonista nello scudetto dei record del 1989, di tanti derby di Milano e ha messo la sua firma anche su due successi europei: la Coppa Uefa del 1991 e quella del 1994, il suo canto del cigno.

La Coppa Uefa 1994

Dodici stagioni e 473 presenze con l’Inter, tante senz’altro indimenticabili ma l’ultima forse è quella che ha più nel cuore Zenga che quando scende in campo nella finale di ritorno della Coppa Uefa 1993-1994 sa che quella sarà l’ultima volta con la maglia numero uno dei nerazzurri sulle spalle. E sulle sue spalle da leader vero si mette tutta la squadra. Un’annata strana quella per l’Inter che cambia allenatore viste le difficoltà in campionato, che sarà il peggiore di sempre (13° posto). Ma in Europa la musica è diversa l’Inter arriva fino in fondo. La finale si disputa su due partite, all’andata in Austria decide un gol di Berti. L’1-0 è rassicurante per la gara di ritorno, che si disputa a Milano l’11 maggio del 1994.

Inter-Salisburgo 1-0

Marini, che ha sostituito Bagnoli, sceglie un 3-5-2 molto difensivo, in fondo basta un pareggio e in avanti si affida a Dennis Bergkamp, capocannoniere della manifestazione, e Sosa. La partita è complicatissima. Il Salisburgo, che all’epoca aveva nella denominazione ufficiale anche la parola Casinò, gioca una grande partita, va all’arrembaggio. L’Inter è in balia delle onde, Zenga inizia lo show, poi segna Wim Jonk, l’altro olandese dell’Inter. I nerazzurri dopo quel gol vedono la coppa, ma devono soffrire perché gli austriaci continuano ad attaccare e mettono in serissima difficoltà l’Inter che ha in Zenga un baluardo insuperabile. Il portiere dirà poi che una parata di quella finale, su Marquinho, un brasiliano passato alla storia per essere stato capocannoniere in Perù, è una delle più belle della sua carriera.

L’Uomo Ragno Zenga vince la Uefa e saluta l’Inter

L’Inter vince 1-0 e conquista la Coppa Uefa per la seconda volta. ‘L’Uomo Ragno’ Walter Zenga saluta con un trofeo e con una sensazione strana, un misto di gioia e lacrime, salute i suoi tifosi. L’Inter ha già comprato Pagliuca dalla Sampdoria, che nell’affare prenderà Zenga che diede l’addio alla ‘sua’ squadra nel migliore dei modi con una partita indimenticabile.

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