Inter in allarme Covid: rischio focolaio dopo le positività di D’Ambrosio e Handanovic
L‘Inter ha un vantaggio importante su Milan e Juventus, ma le insidie sono ancora tante. Martedì scorso Danilo D'Ambrosio è risultato positivo al Covid, mentre il giorno seguente è stata riscontrata la positività del portiere Handanovic, il capitano dei nerazzurri. Ora tutto l'ambiente è in allarme perché si teme un piccolo focolaio, l'Inter sabato sera affronterà il Sassuolo. Le prossime ore saranno molto importanti. I calciatori di Conte effettueranno tutti già in giornata ulteriori tamponi.
Le positività di D'Ambrosio e Handanovic
D'Ambrosio non si era sentito bene nella mattinata di domenica, mentre era con la squadra a Torino. Dal gruppo è stato allontanato, è tornato a Milano con un'auto privata e subito dopo ha effettuato un tampone rapido che ha dato esito negativo, il giorno seguente ne ha effettuato un altro e ha scoperto di essere positivo. Poi è giunta la notizia di Handanovic, che martedì non ha preso parte all'allenamento a causa di un attacco influenzale che ha reso necessario il tampone.
L'Inter ora teme un focolaio
Con i contagi da Covid l'Inter ha dovuto fare i conti fin troppo spesso in questa stagione. Con Handanovic sono ben dodici i calciatori della rosa di Conte a essere stati trovati positivi (incluso Nainggolan che è stato ceduto a gennaio). E ora considerato che domenica Handanovic erano assieme ai compagni nel bus e nello spogliatoio l'allarme ha iniziato a risuonare, in particolare per coloro che in questi mesi non sono stati contagiati e cioè gli attaccanti Lukaku e Lautaro, Ivan Perisic, ma anche Hakimi, Barella, Eriksen e il difensore olandese de Vrij. I prossimi test chiariranno la situazione, ma intanto squadra e staff sono in isolamento fiduciario con spostamenti limitati. Sono stati contagiati nelle scorse settimane anche i dirigenti Marotta, Ausilio e Antonello.