Inter graziata dall’arbitro contro l’Arsenal: Sommer colpisce Merino alla testa, il VAR resta muto
L'Inter ha battuto l'Arsenal 1-0 nel quarto turno di Champions League: a San Siro ha deciso il rigore messo a segno da Calhanoglu nel finale di primo tempo. Il match ha vissuto un momento importante al 28′, quando su cross di Martinelli dalla sinistra si sono fiondati sul pallone sia Yann Sommer – in uscita alta a mani unite – che Mikel Merino: il 28enne centrocampista spagnolo è parso anticipare il portiere nerazzurro, colpendo la sfera prima che ci arrivasse Sommer, i cui pugni hanno invece trovato la testa di Merino. L'arbitro rumeno Kovacs ha fatto proseguire fischiando un calcio d'angolo, mentre neanche il VAR ha ravvisato gli estremi del penalty, non ritenendo che ci fosse stato un "chiaro ed evidente errore", ma bensì una fattispecie di contatto di pertinenza esclusiva dell'arbitro: check concluso abbastanza velocemente, via libera nell'auricolare del direttore di gara e corner battuto dai Gunners.
"Sommer si è fatto anticipare da Merino, che poi è stato travolto, vediamo un po' – ha detto Sandro Piccinini in telecronaca su Prime Video, aspettandosi il peggio – Eh, viene preso in testa da Sommer".
Anche l'ex arbitro Gianpaolo Calvarese si è espresso in diretta per la valutazione di fallo da rigore: "Tutti e due cercano la palla, però la prende il calciatore dell'Arsenal e Sommer lo colpisce. Qui in Italia siamo spesso abituati a vedere il calcio di rigore, la UEFA ha una soglia di intervento più alta, però devo dire che questo secondo me ci può stare".
Il rigore invece è stato concesso all'Inter – e c'era tutto – in pieno recupero del primo tempo per un fallo di mano dello stesso Merino, che ha deviato col braccio destro largo, tale da aumentare il volume del corpo, un tocco ravvicinato di Taremi su cross di Calhanoglu.
È stato poi lo stesso infallibile turco a battere Raya dal dischetto dopo averlo spiazzato. I nerazzurri sono andati negli spogliatoi all'intervallo sull'1-0, vantaggio preziosissimo mantenuto fino al fischio finale: la squadra di Inzaghi vede adesso sempre più vicina la qualificazione diretta agli ottavi della Champions.