Inter-Getafe può saltare per il Coronavirus. Gli spagnoli: “Non andremo in Italia”
L'emergenza Coronavirus ha ormai varcato i confini italiani e si sta purtroppo espandendo anche in buona parte dell'Europa. Il tutto a discapito di quello che è il calendario di Champions ed Europa League: tornei per i quali l'Uefa ha già cominciato a prendere precauzioni, chiudendo le porte degli stadi ai tifosi. A poche ore dalla prima sfida degli ottavi di finale di Europa League tra Inter e Getafe, il presidente della società spagnola ha minacciato di non far salire la sua squadra sull'aereo che dovrebbe portarla a Milano per il match con in nerazzurri.
"A meno di novità, il Getafe non andrà in Italia – ha spiegato a Radio Onda Cero, il patron Angel Torres – Abbiamo chiesto alla Uefa di cercare un'alternativa rispetto alla sede di Milano. Abbiamo anche chiesto aiuto alla Federazione per chiedere la sospensione. Se dovremo perdere a tavolino, perderemo. Non sarò io ad assumermi alcun rischio. Ci agita molto questa cosa, ma se deve essere così, così sarà".
Il Getafe aspetta una risposta da Nyon
"Mi è stato detto di chiedere un permesso speciale al Ministero dello Sviluppo, ma non chiederò alcun permesso. Non andrò in un posto dove non voglio andare. Le persone dell'Inter con cui abbiamo parlato riconoscono che è incomprensibile per noi viaggiare fin lì. Non lo permetterò, costi quel che costi. O si sposta la partita da lì, o si rinvia. La soluzione più sensata sarebbe il rinvio".
Il rischio di rinvio per il match in programma a porte chiuse a San Siro è dunque dietro l'angolo, e a complicare lo svolgimento dell'ottavo di finale c'è anche il blocco dei voli da e per l'Italia deciso proprio per evitare ogni possibilità di contagio. "Il governo spagnolo ha emesso un decreto che ci sembra buono, vedremo cosa dirà il governo italiano – ha aggiunto in un'altra intervista sempre Angel Torres – Se dirà lo stesso, non saremo in grado di viaggiare e la partita sarà annullata o rinviata. Manca ancora la decisione definitiva, l'Uefa non ha detto nulla, siamo in contatto con loro e devono prendere una decisione a breve".