Inter e Roma al sorteggio degli ottavi di Europa League: rischio derby e Manchester United
La Roma pareggia in Belgio col Genk per 1-1, l’Inter bissa il successo dell’andata battendo il Ludogorets 2-1 ed entrambe guadagnano di slancio l’accesso agli ottavi di finale di Europa League. Una manifestazione importante, fra gli obiettivi prioritari delle stagioni delle compagini di Conte e Paulo Fonseca. Ora però, si comincia a fare sul serio, si entra nel novero delle magnifiche 16. Dove il livello di guardia, di attenzione come la pericolosità degli avversari è di tutt’altra levatura. Con una serie di formazioni che, per blasone, palmarès e tradizione, potrebbero ambire a ben altri palcoscenici. E così, dal Manchester United al Siviglia passando per le tante mine vaganti, dal Wolverhampton all'Istanbul Basaksehir all'Olympiakos (carnefice dell'Arsenal), ecco, col sorteggio che si tiene domani alle ore 13 a Nyon, le possibili avversarie agli ottavi dei sodalizi giallorossi e nerazzurri.
Le qualificate agli ottavi
Inter, Istanbul Basaksehir, Getafe, Copenaghen, Siviglia, Manchester United, Eintracht di Francoforte/Salisburgo*, Shakhtar Donetsk, Wolverhampton, Roma, Basilea, Olympiakos, Lask Linz, Wolfsburg, Glasgow Rangers, Bayer Leverkusen
*partita di ritorno rinviata domani alle ore 18 per maltempo
- Le date degli ottavi 12 marzo – andata; 19 marzo – ritorno
Quando si tiene il sorteggio
Il sorteggio, che coinvolgerà le top 16 d’Europa League, si terrà domani (29 febbraio) alle ore 13 nella sede Uefa di Nyon con una ampia copertura televisiva. L’evento, infatti, verrà trasmesso in diretta sull’App Dazn, sui canali di Eurosport e su quelli di Sky.
Le regole del sorteggio: niente teste di serie e nessuna limitazione territoriale
In questa fase della competizione che, ricordiamo, è quella dove le migliori del seeding cominciano a confrontarsi fra di loro vengono archiviate le regole precedenti. Dagli ottavi, a meno di improbabili comunicazioni pre-sorteggio, non sono previste teste di serie (come invece nel turno precedente) e non ci saranno limitazioni territoriali in termini di sfide fra club della stessa federazione. Motivo per cui Inter e Roma, fra le tante trappole presenti all’interno dell’urna elvetica, potrebbero incrociarsi in uno scontro fratricida. Motivo per cui, senza teste di serie, entrambe potrebbero doversela vedere contro una delle big del torneo.
Le insidie dell’urna di Nyon: occhio al Manchester United e al solito Siviglia
E così, le italiane dovranno fare gli scongiuri per evitare quelle squadre che potrebbero creare loro più di un grattacapo. Eppure, le nostre esponenti rappresentano comunque un grosso ostacolo per le loro possibili avversarie con un Lukaku in grande spolvero, un Eriksen uomo in più ed una certa dimensione, europea, sponda giallorossa. Intanto, al netto del fatto che, per vincere, occorre batterle tutte, sarebbe cosa buona e giusta scampare a quelle che, oggi, sembrano le formazioni migliori. Quelle accreditate alla vittoria finale. E in questo ristretto club non possono non esserci i Red Devils, col Manchester United in prima fila e il Siviglia con una rosa di tutto rispetto ed autentica certezza (anche se supera con fatica il Cluj) di questa manifestazione con ben tre Europa League a referto che diventano 5 in totale, Coppe Uefa comprese.
A seguire, per coefficiente di difficoltà, il Bayer Leverkusen del giovane Havertz – giustiziere del Porto di Conceicao (5-2 per i tedeschi nel dato aggregato) – il Wolfsburg, che spazza via il Malmo, e tre autentiche mine vaganti del torneo. L’Istanbul Basaksehir, capace di ribaltare ai supplementari con la doppietta di Visca connazionale di Edin Dzeko il 3-1 subito in Portogallo dallo Sporting Lisbona, il Wolverhampton, che già nel recente passato ha fatto male ad una italiana, nello specifico al Torino di Mazzarri nei preliminari di Europa League ed il sorprendente Getafe di Pepe Bordalas, quinto in Liga a -1 dalla zona Champions e dominatore dell’ex sorpresa Ajax in questi appena trascorsi sedicesimi di finale. Da scongiurare, infine, anche il duello con lo Shakhtar (sconfitto dall'Atlanta nella coppa dalle grandi orecchie) che riesce ad uscire indenne dal Da Luz (3-3) col Benfica per una preziosissima qualificazione che vendica la cocente eliminazione rimediata sempre ai sedicesimi di finale dell’ultima Europa League.
Le compagini appetibili: Basilea e Copenaghen alla portata, l’Eintracht per la vendetta
E poi, ci sono quelle che definiremmo ‘alla portata’. Un termine odiato dagli allenatori e che per la verità c’entra il giusto quando si parla di competizioni internazionali. Non sembrano esistere, difatti, squadre abbordabili.
E nemmeno il Linz, che pure non pare così pericoloso ma che domina nella Bundesliga austriaca a +3 sul Salisburgo, potrebbe rappresentare una pesca non così felice. Occhio al Copenaghen, inferiore per uomini e mezzi e pure vittorioso al Celtic Park per 3-1 con i Bhoys e chissà, magari ad un incrocio, sponda Inter, con l’Eintracht di Francoforte – che però nonostante il vantaggio per 4-1 deve ancora disputare la gara di ritorno rinviata per forti raffiche di vento col Salisburgo – per vendicare l’eliminazione per mano di Jovic – ora al Real Madrid – dei passati ottavi di finale di Europa League.
Con i Rangers di Glasgow ed il Basilea come possibili buone prese dall’urna di Nyon e l’Olympiakos, di certo meno attrezzata delle nostre italiane, nel novero delle appetibili. Anche se stasera, ai supplementari all’Emirates, fa fuori una delle favorite della manifestazione: l’Arsenal di Mikel Arteta per mano del bomber El Arabi.