Inter, Conte perde i pezzi: Ashley Young positivo al Coronavirus
A pochi giorni dal derby di Milano, Antonio Conte continua a ricevere brutte notizie dallo staff medico nerazzurro. Dopo l'ultimo giro di tamponi, anche Ashley Young è infatti risultato positivo al Coronavirus. A dare la notizia a tutti i tifosi nerazzurri, preoccupati a questo punto per l'imminente stracittadina, è stata proprio la società di Suning con una nota pubblicata sul sito ufficiale: "FC Internazionale Milano comunica che Ashley Young è risultato positivo al Covid-19 in seguito al test effettuato ieri ad Appiano Gentile. Il calciatore inglese è già in quarantena presso la propria abitazione".
La pandemia spaventa la Pinetina
Dopo i casi di positività dei giorni scorsi di Alessandro Bastoni, Milan Skriniar, Radja Nainggolan, Roberto Gagliardini e Ionut Radu, l'Inter deve dunque fare i conti anche con il contagio del difensore: diventato negli ultimi mesi uno dei giocatori più importanti per l'equilibrio tattico della squadra di Antonio Conte, e rimasto ad allenarsi a Milano con Handanovic, Padelli, Ranocchia e Darmian. L'ex del Manchester United, del quale non è ancora stata comunicata l'eventuale asintomaticità, sarà quindi costretto alla quarantena e verrà sottoposto nelle prossime ore ad altri tamponi per verificare la sua condizione. Il tutto a poche ore dalla sfida con il Milan: match che molto probabilmente Young non potrà giocare.
Il derby (ad oggi) non è a rischio
Salgono dunque a otto il numero di giocatori di Inter e Milan attualmente positivi. Oltre ai sei nerazzurri, tra i rossoneri continuano infatti a risultare contagiati anche Leo Duarte e Matteo Gabbia. Nessun problema invece per Zlatan Ibrahimovic, tornato ad allenarsi a Milanello in vista del big match della quarta giornata di campionato. Nonostante tutto, ad oggi, il derby non dovrebbe essere a rischio come ha confermato all'ADN Kronos anche l'ATS di Milano: "Se Inter e Milan si attengono a quanto prescritto, se osservano l’isolamento, se fanno il tampone prima di entrare allo stadio il giorno della gara programmata, in modo da poter consentire l’accesso solo ai negativi, se poi riprendono il periodo di quarantena previsto, noi verifichiamo e a quel punto autorizziamo il derby. Se i club rispettano queste regole non ci opponiamo al derby, in linea con quanto previsto dai protocolli"