Inter, Conte e la pazza rimonta: “L’equilibro è alla base di tutto, oggi non c’è stato”
Dal 2-3 al 4-3 in una manciata di minuti, nel finale di una partita che continuava a sfuggire di mano all'Inter. Per Antonio Conte sono arrivati tre punti liberatori, che scacciano le probabili polemiche verso una formazione iniziale azzardata verso l'attacco e che ha patito per più di un'ora la Fiorentina. Poi, mettendo mano ad una panchina da mille e una notte, è riuscito a ribaltare il tabellino a proprio favore, tornando a sorridere e scacciando i fantasmi del debutto.
Però non tutto è andato per il verso giusto. L'iniziale 3-5-2 votato al 3-4-1-2 per permettere a Eriksen di esprimersi è ben presto naufragato con l'ex Spurs sempre fuori dalla manovra. Anche gli esterni hanno peccato con Young impacciato e Perisic impreciso. Una mediana che ha fatto patire le pene dell'inferno alla difesa e non ha mai supportato il duo Lukaku-Lautaro. Poi, quando sono entrati i pezzi da 90, da Hakimi a Sanchez, da Sensi a Vidal e Nainggolan tutto si è trasformato in successo.
Lo sa anche Conte che l'assetto è da migliorare soprattutto negli equilibri: "C'è da migliorare un po' in tutto. Oggi per la prima volta Bastoni faceva il centrale e Kolarov era alla prima apparizione. Si deve creare l'intesa e sono attenuanti da tenere in considerazione. Abbiamo però portato troppi uomini ad attaccare, prendendo ripartenze letali. E' mancato l'equilibrio, cosa che i ragazzi sanno: è la base per costruire tutto".
poi, i singoli, tanti da tenere sotto occhio e controllati speciali. Da Perisic a Eriksen, passando per Nainggolan e Hakimi: "Eriksen è migliorato, sta giocando dove gli piace e spero scocchi la scintilla che gli regali continuità e sicurezza. Noi la fiducia in lui l'abbiamo. I giocatori stanno crescendo e devo imparare a godermi questi risultati. Abbiamo dato credibilità al progetto l'anno scorso sia in Italia che in Europa. Devo imparare a godermi anche questo".