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Inter, con chi ce l’ha Antonio Conte: Ausilio e Zhang i destinatari dello sfogo in diretta tv

Lo sfogo di Antonio Conte continua a far discutere. I destinatari del suo attacco che potrebbe portare all’ennesima rivoluzione in casa Inter, sembrano essere due: in primis il direttore sportivo Piero Ausilio e poi il presidente Zhang con il quale ci sarà il tanto atteso faccia a faccia decisivo per il futuro.
A cura di Marco Beltrami
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Con chi ce l'ha Antonio Conte? Chi sono i destinatari dell'ormai famoso sfogo del tecnico post Atalanta-Inter che potrebbe portare all'ennesima rivoluzione in casa nerazzurra? Analizzando nel dettaglio le parole del mister salentino, sono due i principali indiziati come oggetto dei suoi strali, ovvero il direttore sportivo Piero Ausilio e il presidente dell'Inter Steven Zhang con il quale Conte parlerà del suo futuro in un atteso faccia a faccia.

Un fiume in piena. Antonio Conte non ha usato mezzi termini per criticare l'operato della dirigenza dell'Inter rea di non aver tutelato abbastanza tecnico e squadra nei momenti caldi della stagione. Il primo destinatario dello sfogo del tecnico è sembrato Piero Ausilio, ovvero il direttore sportivo del club milanese. In un passaggio infatti Conte ha fatto riferimento alla presunta debolezza del club, incapace a suo dire anche di non far uscire determinate notizie e voci relative allo spogliatoio. A tal proposito il tecnico ha citato un precedente del 2017, in cui Spalletti si lamentava della presenza di "talpe"nello spogliatoio. Figure che pur di tenersi buona la stampa, manterrebbero un canale preferenziale con tanto di rivelazioni.

"Se si è deboli è difficile difendere me e la squadra. Uno il parafulmine lo fa una volta, due sarebbe da scemi. Pensate che mi è stato mandato  un video di Luciano del 2017 (anche se è in realtà del 2018, ndr) che denunciava cose gravi sul mondo Inter. Ecco, siamo ancora a quel punto".  L'unico dirigente rimasto da allora, considerando anche la rivoluzione segnata dall'arrivo di Marotta (anch'egli finito nel calderone di Conte, ma in posizione più defilata),  è proprio Ausilio: potrebbe essere lui dunque al centro dell'attacco di Conte. E pur avendo ribadito più volte di non riferirsi al mercato, la frase di Antonio Conte in merito all'arrivo nella scorsa estate di Lukaku ("So solo io cosa ho fatto per fare arrivare Lukaku, fidatevi di quello che dico"), potrebbe rappresentare un altro indizio in tal senso.

Oltre a Piero Ausilio però nel mirino di Antonio Conte ci sono anche i vertici e in particolare il presidente Steven Zhang. Quella frase "il presidente è in Cina" non è rimasta inascoltata, ed è sembrata come un voler sottolineare la distanza tra il patron e la squadra, che dunque non si è sentita tutelata. Rispetto ai possibili riferimenti ad Ausilio, sono queste le parole più pesanti pronunciate da Antonio Conte e che potrebbero essere più difficili da cancellare. Si tratta infatti di un attacco ad un gruppo come quello Suning, molto forte e strutturato. Lo sfogo di quello che è a tutti gli effetti un dipendente (che già in passato è stato assecondato sia in sede di mercato, sia dopo altre uscite critiche) non può passare inosservato all'interno della multinazionale cinese. Ecco perché la frattura è di difficile ricomposizione.

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