Inter ancora k.o., Inzaghi mastica amaro: “Sconfitta che brucia, 37 punti sono troppo pochi”
Simone Inzaghi esce frastornato da San Siro dopo la sconfitta subita contro l'Empoli che ha rimesso in discussione la stagione nerazzurra. Doveva essere una serata di festa si è trasformata in un mezzo inferno, prima con l'espulsione di Skriniar che ha complicato il tutto, poi con la rete di Baldanzi che ha messo la squadra in ginocchio. Facendola chiudere a soli 37 punti nel girone d'andata, una media improponibile per pensare a qualche traguardo prestigioso da qui a fine stagione.
"Dobbiamo sicuramente fare meglio nel girone di ritorno" ammette il tecnico nerazzurro che non è per nulla soddisfatto di quanto visto in campo. "Abbiamo girato a 37 punti, questa sconfitta ci ha di nuovo rallentato e ci restano diversi rimpianti fino a questo momento. E' una sconfitta che brucia e fa male anche perché abbiamo preso gol proprio quando stavamo rientrando in partita". Un gol che ha spezzato idee, ritmo e le gambe: "Stavo per effettuare dei cambi, avevo deciso di tenere ancora un po' lo stesso assetto in gara. Il gol lo abbiamo preso su una ripartenza, un gol che in 10 contro 11 non dovevamo concedere. Soprattutto perché avevo richiesto equilibrio".
Una partita condizionata anche da alcuni episodi che ne hanno caratterizzato l'esito finale, tra cui l'errore di Onana sul tiro decisivo e l'espulsione di Skriniar che ha complicato tutto, in un momento particolare per il giocatore sempre al centro delle vicende di mercato che lo allontanano dall'Inter. "Devo rivedere i due falli di Skriniar, lui è un giocatore esemplare, grande professionista sempre. Sono rimasto perplesso sulla decisione ma non voglio parlare di arbitri, non è il momento. E lui non deve scusarsi con nessuno. La situazione è certamente delicata si sta un po' nel mezzo per le ultime notizie ma la società sta cercando di risolvere la situazione nel migliore dei modi. Sia con lui, sia con gli altri giocatori che noi riteniamo essere importanti per la squadra".