Inter, a rischio l’accordo tra Zhang e Pimco fondamentale per ripagare il debito verso Oaktree
La fumata bianca non c'è stata. Perché le firme non sono ancora arrivate. L'Inter ha fiducia, ma bisogna correre per trovare l'accordo definitivo tra Suning e Pimco, l'azienda statunitense specializzata nella gestione degli investimenti e in titoli a reddito fisso. Bisogna correre. Deve correre l'Inter perché entro il 20 maggio il club campione d'Italia deve ripagare il fondo Oaktree.
Entro il 20 maggio l'Inter deve ripagare il prestito
Il tempo è tiranno. Entro il 20 maggio l'Inter deve ripagare il prestito di 380 milioni, interessi compresi, al fondo di private equity Oaktree, prestito contratto tre anni fa. L'Inter per farlo deve trovare, in tempi brevi dunque, l'accordo con Pimco, un'azienda statunitense specializzata nella gestione degli investimenti e titoli a reddito fisso. L'obiettivo del club nerazzurro è quello, in termini materiali, di spostare il prestito nell'accordo con il nuovo partner, che predvede un nuovo finanziamento triennale da 420 – 430 milioni che verrebbe accordato alla Grand Tower Sarl, holding con sede in Lussemburgo, che detiene il controllo dell'Inter.
La situazione non è agevole. Bloomberg riporta che Pimco ha bisogno di approfondire i conti e sta avendo contatti fitti con Suning, e il tempo stringe: "L’accordo con Pimco è a rischio. Le parti stanno trattando per raggiungere un accordo, la situazione resta fluida, in evoluzione e c’è ancora la possibilità di arrivare a una positiva conclusione. Una delle fonti (che ha voluto restare anonima) ha parlato di un’offerta di obbligazioni private da 435 milioni di euro con scadenza 2026 e cedola fissata al 15%".
La trattativa tra Suning e Pimco
L'Inter ha bisogno di liquidità e per il gruppo Suning e in particolare per il presidente Steven Zhang l'accordo con Pimco rappresenterebbe una soluzione ponte per trovare nuovi partner nella gestione del club, in grado di investire o un nuovo compratore, avendo cercato di dilatare il lasso di tempo con una nuova scadenza. Con la proprietà cinese che chiede 1,3 miliardi di euro per l'acquisizione dell'Inter.
Intanto si va di corsa, perché non bisogna superare la data di lunedì 20 maggio. Per quel giorno l'Inter deve avere in tasca un nuovo accordo, che darebbe solidità e tranquillità al club, che grazie a nuove sponsorizzazioni e ai risultati sportivi (ha vinto trofei nelle ultime quattro stagioni, quest'anno lo scudetto) chiuderà con un passivo tra i 40 e i 50 milioni, con un netto miglioramento rispetto agli 85 milioni della gestione 2022-2023 e i 140 dell'esercizio 2021-2022.