video suggerito
video suggerito

Insulti social dei tifosi del Napoli a Theo Hernandez: “Tuo figlio deve prendere una brutta malattia”

Il difensore del Milan finisce nel mirino dei sostenitori più fanatici dei partenopei. In calce a un post dedicato al primo compleanno del figlioletto viene scritto di tutto. Il tweet di Leao: “Non è successo niente, fratello. Dio è sempre con la tua famiglia”. E tra i tifosi del Napoli c’è chi si schiera dalla sua parte.
A cura di Maurizio De Santis
1.549 CONDIVISIONI
Theo Hernandez nel mirino dei tifosi del Napoli: i più fanatici lo hanno offeso pesantemente sui social.
Theo Hernandez nel mirino dei tifosi del Napoli: i più fanatici lo hanno offeso pesantemente sui social.

Un post di Theo Hernandez per augurare buon primo compleanno al figlioletto scatena gli istinti più bassi dei tifosi. Si tratta di quelle frange di sostenitori napoletani che sui social si abbandonano a nefandezze di ogni genere (una pessime abitudine che tiene addosso anche altri colori). C'è chi è arrivato perfino ad ‘augurare' che il piccolo si ammali gravemente ("gli deve venire una brutta malattia") sfogando così tutto il proprio odio nei confronti del difensore francese del Milan.

Perché? Non c'è un perché se questo ‘perché' sono il ritorno dei quarti di Champions League al Maradona e la voglia di vendetta nei confronti del terzino mancino. Perché tanto astio nei suoi confronti? Anche in questo caso diventa difficile ridurre la spiegazione alla teatralità di alcuni atteggiamenti dell'ex Real Madrid nel corso dell'andata di Coppa a San Siro(secondo la versione dei fan campani più intransigenti e intolleranti).

Un tweet di Leao e tanti altri di incoraggiamento da parte dei tifosi milanisti hanno spazzato via i commenti più beceri verso il difensore.
Un tweet di Leao e tanti altri di incoraggiamento da parte dei tifosi milanisti hanno spazzato via i commenti più beceri verso il difensore.

Dall'urlo in faccia a Lozano fino a quella che dalla sponda partenopea hanno definito una simulazione palese nel contrasto che ha portato all'espulsione di Anguissa (squalificato, salta la gara decisiva per la qualificazione assieme a Kim), sarebbero queste motivazioni ‘sufficienti' per sporcare la sua bacheca di Instagram con commenti beceri e biasimevoli anche per la violenza delle cose dette.

Cosa gli hanno scritto? Di tutto e di peggio, si fa fatica anche solo a leggerle certe affermazioni. Nella ‘tempesta di merda', quella che in gergo tecnico viene definita shitstorm social e scoppia a corredo della foto e del messaggio condivisi da Theo, gli autori dei commenti più brutti auspicano che un giorno "ti devi svegliare elegante" (chiaro il riferimento all'abbigliamento del defunto che viene preparato per le esequie).

C'è anche chi non fa giri di parole: "Devi fare la fine di Vialli" è l'espressione truculenta abbastanza da rendere bene l'idea dello squallore di certi atteggiamenti. Qualcosa di molto simile accaduta di recente a Berardi (su di lui s'è abbattuto l'odio insano dei milanisti più folli) e in passato anche a Bonucci.

Non solo offese, tra i supporter napoletani c'è chi ha preso posizione in favore del terzino milanista condannando quegli atteggiamenti e quei gesti che non possono trovare alcuna giustificazione. E sono i tanti a pensarlacosì: "In questo momento mi vergogno di essere un tifoso napoletano… Mi dissocio da ogni commento offensivo, soprattutto se verso un bambino poi… Fate schifo… Lo si può odiare sul campo verde ma al di fuori è una persona normale come tutti… Vergognatevi".

Il tweet di Rafa Leao è emblematico e raccoglie un po' il senso di un altro tipo di messaggi, pensieri e parole di ben altro tenore rispetto agli insulti sgradevoli e gravissimi rivolti dagli odiatori seriali che hanno addosso i panni dei leoni da tastiera. "Purtroppo i social network sono uno strumento che molti pensano di poter utilizzare per dire quello che vogliono. Non è successo niente fratello, Dio è sempre con la tua famiglia".

1.549 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views