Insulti razzisti a Simy, il Comune di Crotone concede la cittadinanza simbolica al figlio
Tutto il mondo del calcio si è stretto intorno a Simy dopo i beceri insulti social, arrivati a lui e alla sua famiglia, dopo il match contro il Bologna. Una situazione che il bomber del Crotone aveva denunciato su Instagram, segnalando alcuni utenti. Il Comune di Crotone ha deciso di dedicare al centravanti nigeriano una splendida iniziativa conferendo la cittadinanza simbolica a suo figlio.
Dopo Crotone-Bologna, il centravanti della formazione calabrese Simy era stato fatto oggetto di una serie di insulti razzisti e non solo. "Godo se tuo figlio muore", "In Nigeria si deve propagare la peste bubbonica", e così via. Parole inaccettabili che hanno spinto il bomber di Serse Cosmi a "denunciare" il tutto a mezzo social, con tanto di profili dei protagonisti di questi gesti ignobili. Anche le istituzioni hanno fatto sentire sin da subito la propria vicinanza al giocatore nigeriano.
E oggi, l'attaccante è stato ricevuto nel municipio della città calabrese, dal sindaco Vincenzo Voce e dall'assessore allo Sport Luca Bossi che hanno conferito la cittadinanza simbolica al figlio di Simy, secondo quanto previsto dall'iniziativa "Io sono crotonese – io sono italiano". Queste le parole del sindaco: "Crotone ti vuole bene e ti abbraccia simbolicamente. Ti è vicina e ti ringrazia perché, denunciando pubblicamente questo inaccettabile episodio, hai dimostrato di essere un grande uomo e hai dato un esempio importantissimo: bisogna denunciare perché è solo con la consapevolezza della gravità degli atti che si può combattere l'intolleranza, la violenza verbale e fisica, il razzismo. Abbraccia a nome di tutta la comunità di Crotone il tuo bambino. Crescerà con grandi valori perché avrà al suo fianco un grande papà".
Grande emozione per Simy, che ormai è un punto di riferimento per la città di Crotone, per un'esperienza con i rossoblu nata nel 2016. Dopo la consegna della cittadinanza simbolica al figlio il bomber nigeriano ha dichiarato: "Mi sento crotonese, sono crotonese. Sono qui da cinque anni e avverto tutto il calore della gente che ringrazio. Ho voluto denunciare quanto mi è successo perché noi calciatori dobbiamo dare l'esempio. Tanti ragazzi ci guardano ed è importante dare loro messaggi giusti".