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Insulti razzisti a Rashford, Saka e Sancho: quattro arresti in Inghilterra

I giocatori dell’Inghillterra Marcus Rashford, Jadon Sancho e Bukayo Saka sono stati presi di mira con bruttissimi insulti razzisti sui social network dopo la finale persa degli Europei con l’Italia. Rashford, Sancho e Saka sono stati offesi pesantemente dopo aver fallito tutti e tre un calcio di rigore.
A cura di Alessio Morra
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Quattro persone sono state arrestate per le offese razziste ai tre calciatori dell'Inghilterra che hanno fallito il rigore nella finale degli Europei con l'Italia. L'annuncio lo ha dato la polizia inglese. Erano stati presi di mira i tre talentuosi calciatori inglesi sui social network. Purtroppo erano piovute tantissime offese razziste nei confronti dei calciatori Rashford, Sancho e Saka. Gli abusi verbali e le offese erano state profondamente condannate anche dal governo inglese che aveva promesso delle azioni forti nei confronti degli uomini che avevano usato epiteti vergognosi nei confronti dei tre calciatori.

Il pugno duro del governo inglese

Il bilancio per il momento è di quattro persone arrestate. Il reato è quello di aver perseguitato con insulti razzisti via Twitter e Instagram i tre calciatori della nazionale di Southgate che domenica hanno sbagliato un rigore contro l'Italia e cioè Rashford, Sancho e Saka. Tutti gli arrestatati trascorreranno almeno una notte in prigione. Gli investigatori non credono agli arrestati che si difendono dicendo: "Mi hanno hackerato il profilo". Il governo inglese ha usato il pugno duro contro questi uomini che hanno rivolto dei pesantissimi insulti razzisti ai calciatori che hanno fallito il rigore contro l'Italia campione d'Europa.

Mings polemico contro il governo inglese

Tutti coloro che sono stati arrestati e coloro che hanno offeso online i calciatori dovrebbero aver il divieto eterno di entrare in uno stadio. Anche se c'è chi, come il calciatore Mings, difensore dell'Aston Villa e della nazionale inglese, che se l'è presa con il ministro dell'Interno Priti Patel che ha accusato di ipocrisia: "Non puoi aizzare gli animi all'inizio del torneo etichettando il nostro messaggio antirazzista come “politica dei gesti” e poi fingere di essere disgustata quando accade proprio quello contro cui stiamo facendo una campagna".

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