Insulti e minacce alla conduttrice dopo la frase al bimbo di Cosenza: “Ho già chiarito col padre”
La bufera sta passando ma ha lasciato ancora una volta segni evidenti del suo passaggio. Colpa di frasi sbagliate pronunciate in diretta, in punta di lingua e che si sono prestate ad attacchi e accuse anche feroci. Il tutto è accaduto subito dopo la sfida playout per la permanenza in Serie B tra Cosenza e Vicenza, con i calabresi che si sono guadagnati sul campo un altro anno in cadetteria: durante la diretta post gara, in una Tv vicentina, la conduttrice Sara Pinna ha commentato con una frase decisamente fuori luogo, alcune parole di un piccolo tifoso del Cosenza, aprendo il calderone delle polemiche e della gogna mediatica.
"Non ti preoccupare che venite anche voi qua in Pianura a cercare qualche lavoro", l'amaro apostrofo della conduttrice rivolto al piccolo tenuto in braccio dal papà, entrambi felici per il successo dei "lupi". Tanto è bastato per iniziare una tormenta di accuse rivolte a Sara Pinna, soprattutto via social dove si è travalicato il consueto guado del buon senso, esondando in insulti e minacce dirette. Dal canto suo, e anche quello del genitore del piccolo tifoso cosentino che aveva sottoscritto una lettera di sdegno, l'incidente era stato chiuso qualche ora più tardi, lontano dai clamori di prime pagine e riflettori: "Ho voluto chiamare il papà facendomi dare il numero" ha raccontato la conduttrice. "Abbiamo parlato per cinque minuti, ha capito che non c'era alcuna mia intenzione d'offesa e mi sono rassicurata che il bimbo stesse bene".
Tutto rientrato, anche per l'ammissione della stessa Pinna di aver pronunciato una frase a dir poco inappropriata: "Ho capito subito non appena ho finito di pronunciarla, ma non vi era alcun pensiero contro il Sud. Io, che un nonno di Taranto, sono di origini sarde e siamo venuti in Veneto per cercare lavoro. Nessuna idea razzista, resto mortificata di quanto detto ma ho chiarito tutto, anche con i tifosi". Soprattutto coloro che, malgrado l'infelice uscita, hanno accettato le scuse e invitato Sara Pinna a visitare le terre di Calabria: "Ci andrò sicuramente".
Il problema, però, resta, sia per parole offensive che non si sarebbero dovute pronunciare, sia per tutti coloro che hanno cavalcato l'episodio anche in maniera feroce e altrettanto inappropriata, salendo sul carro dell'indignazione razzista, oltrepassando ogni limite: "Sono arrivate minacce per le quali mi tutelerò in sede legale" ha sottolineato affranta Sara Pinna. "E sono arrivati tanti insulti, più del dovuto rispetto a quel che ho detto… tutto è stato ancora una volta amplificato, molte persone hanno colto l'occasione per prendersi il più possibile visibilità" ha concluso la conduttrice, che ha anche incassato la fiducia del proprio editore, pronto a riaverla in studio per le prossime trasmissioni sportive.