Pesanti insulti a Lorenzo Chiesa, fratello di Federico: “Siete la m…, dovete morire”
Federico Chiesa alla Juventus non è stato un trasferimento ben accetto dai tifosi viola. Un affronto, sportivamente parlando, andando a giocare nel club rivale, per il quale nessuno dovrebbe tifare soprattutto dopo aver vestito la maglia gigliata. Invece, l'ultimo colpo di mercato, arrivato a poche ore dal gong di chiusura ha visto l'esterno passare dal viola al bianconero, con tanto di polemiche al seguito. Dopotutto, mai si è perdonato uno scambio del genere, già ai tempi di Roberto Baggio Firenze scese in piazza in segno di protesta.
Ma questa volta si è superato il limite del tifo, del livore sportivo, dell'odio campanilistico. Inaccettabili gli insulti rivolti al giocatore, reo di alto tradimento della tradizione e del colore della maglia gigliata ma ancor più ciò che sta accadendo al fratello minore di Federico, Lorenzo. Sedici anni, una vita votata alla grande passione di famiglia, il pallone, un'avventura all'ombra del fratello maggiore, alla Viola dove gioca per le giovanili. E continuerà a farlo malgrado Federico abbia scelto una strada professionale differente.
Tuttavia, proprio per ‘colpa' del trasferimento di Federico in bianconero, Lorenzo è stato preso di mira, sui social da utenti che – con la scusa di fingersi tifosi – hanno iniziato a insultarlo, con minacce per sè e suo fratello, coprendolo con improperi di ogni tipo. Travalicando il lecito, anche in semplice chiave di tifo. Una vergogna mediatica che ha visto popolarsi le pagine del ragazzo con commenti pesantissimi coinvolgendo l'intera famiglia: "mercenari", "voltagabbana" "famiglia di traditori, andatevene da Firenze", i più leggeri. Per poi calcare la mano: "Dì a Federico che è un figlio di p…", "dovete andarvene tutti da qui, siete la m… di Firenze", "Tu e la tua famiglia dovete morire".
Uno spettacolo desolante e mortificante, soprattutto rivolto ad un quattordicenne che avrebbe la sola ‘colpa' di essere fratello di un giocatore che si è trasferito ad un club avversario. Dimenticando che lui, gioca e difende ancora i colori della Fiorentina. Dimenticando che si tratta, alla fine, solo di sport. Dimenticando che è soltanto un ragazzino. Dimenticando ogni parvenza di dignità.