Insigne si riprende Napoli e i gradi di capitano contro Sarri e la Juve
Il calcio è una ruota che gira e basta poco per far cambiare idea a chi paga il biglietto e ogni domenica si siede in tribuna. Bastano un paio di partite giocate bene e qualche gol decisivo, per mettere a tacere tutti e tornare ad occupare il cuore dei tifosi. Sulla vittoria del Napoli contro la Juventus, pesante e prestigiosa perché ottenuta contro la rivale di sempre e contro quello che ormai viene considerato un traditore, c'è infatti la firma indelebile di Lorenzo Insigne: ‘scugnizzo' e capitano, spesso finito in mezzo alle critiche più pesanti del popolo partenopeo.
A distanza di poche settimane dalla famosa notte dell'ammutinamento, l'attaccante azzurro si è infatti ritrovato dopo l'esonero del ‘nemico' Carlo Ancelotti (con il quale finì addirittura in tribuna a Genk) e con l'arrivo in panchina di Rino Gattuso. Fischiato sonoramente, invitato ad andarsene e indicato tra i principali colpevoli della rivolta post Salisburgo, che ha di fatto mandato in frantumi la stagione (almeno in campionato), Lorenzo Insigne si è dunque rifatto con gli interessi nelle ultime settimane.
Il capitano è tornato
I gol decisivi contro il Perugia e la Lazio in Coppa Italia, e soprattutto quello messo a segno con la Juventus, tutti corredati da prestazioni all'altezza, hanno infatti cambiato il clima intorno al numero 24 azzurro che con i suoi tifosi ha un rapporto turbolento sin dal lontano 2018, quando reagì ai fischi con plateali gesti di stizza in occasione di Napoli-Chievo.
La rete segnata a Szczęsny gli ha così permesso di uscire dal San Paolo accompagnato dagli applausi dei tifosi che fino a poche settimane fa lo volevano lontano da Castel Volturno: gli stessi che hanno visto uscire a testa bassa Maurizio Sarri, colpito e affondato da un gol di Insigne. Su cross di Callejon. In pratica il massimo per chi, dalle parti di Fuorigrotta, cercava una vendetta sportiva nei confronti dell'ex comandante partenopeo.