Insigne scaricato dai tifosi, Giovinco può tornare clamorosamente a Toronto: s’allena con la squadra
Il Toronto continua a perdere, il progetto tecnico varato l'anno scorso con l'arrivo di Lorenzo Insigne e Federico Bernardeschi si è rivelato fallimentare: i due italiani strapagati non sono riusciti neanche a portare la squadra ai playoff nella scorsa stagione e quest'anno le cose vanno malissimo, visto che la formazione canadese è la peggiore di tutta la Major League Soccer, con appena 22 punti messi assieme in 28 partite.
Un vero disastro, palesatosi ancora una volta qualche ora fa con l'ennesima sconfitta, in casa contro i Vancouver Whitecaps. Dal 25 giugno, il Toronto ha giocato 11 partite, perdendone addirittura 10. I tifosi sono stufi da tempo e ormai guardano alla prossima stagione sperando in una completa rifondazione. Ovviamente, in quanto stelle della squadra, i due italiani campioni d'Europa sono tra i più criticati. Nel match contro Vancouver, Insigne ha servito l'assist per la rete di Kerr, ma questo non lo ha salvato dalla consueta dose di veleno sui social.
La scintilla con l'ex capitano del Napoli non è mai scattata, a differenza di quanto accaduto con Sebastian Giovinco, tuttora un semidio a Toronto, dove ha fatto la storia del club nei quattro anni di militanza: la Formica Atomica nel 2017 trascinò la franchigia canadese al primo e finora unico titolo di Major League, portandola poi in finale di Champions League centroamericana l'anno dopo. L'attaccante torinese è il massimo marcatore della storia del club, con 83 gol in 142 presenze complessive, cui vanno aggiunti 51 assist. Insomma a Toronto Giovinco è una leggenda.
Fermo da un anno, dopo non aver lasciato traccia alla Sampdoria, a 36 anni Giovinco potrebbe tornare clamorosamente a giocare proprio a Toronto. Il club canadese gli ha aperto il suo centro di allenamento in agosto, permettendogli di allenarsi da solo. All'inizio di settembre poi è stato incorporato nel riscaldamento della squadra prima dell'allenamento e si andrà avanti in maniera sempre più integrata anche nelle prossime settimane, in vista della possibile firma.
"Se avessimo cercato solo un bel momento, una bella sensazione per i nostri tifosi, per Seba, probabilmente avremmo già potuto premere il grilletto per un accordo – ha detto l'allenatore ad interim Terry Dunfield, che lo scorso giugno ha preso il posto dell'esonerato Bob Bradley – Ma secondo me questo non è Seba. Penso che Seba voglia tornare, avere un impatto e fare davvero la differenza. Quindi il piano è che continui ad allenarsi con il gruppo. Seba volerà quando all'inizio di ottobre arriverà John Herdman (Ct del Canada, già preso come nuovo allenatore del Toronto, ndr) e poi ripartiremo da lì".
Giovinco non dovrà neanche cercare casa, visto che ne ha mantenuto una in città anche dopo essere andato via. Per un italiano che torna a Toronto, potrebbero invece cambiare aria al termine della stagione Insigne e Bernardeschi, a patto di trovare chi si accolli i loro pesanti ingaggi. Andare avanti così del resto non è nell'interesse di nessuno, come dimostrano i tweet sottostanti.