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Insigne non lascia la Nazionale: “A disposizione anche se sarò dall’altra parte del mondo”

Lorenzo Insigne ha dichiarato pubblicamente di non voler lasciare la Nazionale. L’ormai ex capitano del Napoli, pronto a iniziare la sua nuova avventura in Canada, ha escluso il suo addio alla maglia azzurra.
A cura di Fabrizio Rinelli
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C'è anche il nome di Lorenzo Insigne nella lista dei 30 giocatori convocati da Roberto Mancini per la ‘Finalissima' che l‘Italia giocherà a Wembely contro l'Argentina nella giornata di domani. L'ormai ex attaccante del Napoli che dal prossimo anno giocherà al Toronto, ha parlato nel corso della conferenza stampa di presentazione della gara al fianco proprio del Ct azzurro. Con lui hanno poi parlato altri protagonisti della sfida di domani contro Messi e compagni ma il messaggio di Insigne è stato a dir poco significativo.

Prima della gara di Wembley infatti verrà omaggiato Giorgio Chiellini per la sua ultima partita con la maglia dell'Italia, un riconoscimento importante per l'ormai ex capitano della Juventus e della stessa Nazionale che volerà negli Stati Uniti, ai Los Angeles FC, a partire dalla prossima stagione. Chi non lascerà l'Italia e la maglia azzurra però è proprio Lorenzo Insigne che pubblicamente ha annunciato di voler proseguire il proprio percorso con la Nazionale a prescindere dal suo trasferimento dall'altra parte del mondo, lontano dalla Serie A: "Io sono sempre a disposizione, anche se vado dall'altra parte del mondo terrò comunque la disponibilità. Poi chi vivrà vedrà”.

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"Ho grande attaccamento per questa maglia" ha sottolineato uno dei protagonisti della vittoria all'ultimo Europeo ma anche della disfatta al Barbera contro la Macedonia che è riuscita a farci fuori dai playoff Mondiali. Insigne ha dunque ribadito la sua fedeltà all'Italia e forse dipenderà anche da Mancini il suo futuro in azzurro. Il Ct della Nazionale infatti ha voluto convocare quasi tutti i protagonisti della cavalcata vincente agli Europei, infortunati esclusi. Quasi come una passerella finale nello stadio che incoronato l'Italia campione d'Europa e che forse chiuderà anche un percorso iniziato proprio con Mancini. L'allenatore di Jesi ha sottolineato proprio questo concetto in conferenza stampa:

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"Quella di domani sarà la gara che concluderà un ciclo – ha spiegato – Non vuol dire che andranno via 15-20 giocatori, ma da mercoledì inseriremo dei giovani per capire quanto valgono e se potremo contare su di loro per il futuro". Gnonto infatti è solo il primo indizio della rivoluzione tecnica attuata da Mancini pronto a riprendersi quel Mondiale che forse gli è stato scippato proprio sul più bello. Contro l'Argentina sembra essere dunque l'ultima gara di gran parte di questo gruppo nonostante le parole di Insigne che resta ancora fedele all'azzurro e fortemente concentrato su questa partita: "Maradona ce l'ho tatuato sulla pelle, io sono tifosissimo del Napoli e lui per noi ha dato tanto – ha spiegato – Spero domani di alzare questo trofeo, lui ci ha portato sul tetto del mondo e noi napoletani lo ringrazieremo sempre".

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