Insigne non gioca ed è insultato a Toronto: reagisce a muso duro, la moglie lo trascina via
Acque sempre più agitate a Toronto, ormai in caduta libera da mesi nella Major League Soccer: stanotte è arrivata l'ennesima sconfitta della formazione canadese, battuta in casa da Cincinnati per 3-2. Dallo scorso 22 giugno sono arrivate addirittura 14 sconfitte su 15 partite giocate, uno scenario che si può solo definire disastroso. Per i tifosi è una barzelletta, un incubo che si spera finisca presto. Il progetto delle stelle italiane che avrebbe dovuto riportare a Toronto i fasti dell'epoca aurea di Giovinco è naufragato: Lorenzo Insigne e Federico Bernardeschi, strapagati per lasciare il calcio europeo, hanno prodotto la mancata qualificazione ai playoff della scorsa stagione e l'ultimo posto di quella attuale.
L'ex capitano del Napoli in particolare è fatto bersaglio di critiche feroci, complici non solo prestazioni impalpabili (quest'anno il suo ruolino dice 4 gol e 4 assist in 19 presenze in campionato), ma anche più di un problema fisico che lo ha costretto a saltare parecchie partite. Insigne è di nuovo fermo: dopo aver saltato la disfatta per 3-0 col New York City, stanotte era in tribuna a Toronto per assistere al match con Cincinnati.
La sua presenza, in un box assieme a moglie e figli, è stata tuttavia l'occasione – per un tifoso che si trovava qualche fila più in basso sugli spalti del BMO Stadium – per insultarlo, facendone il capro espiatorio dell'attuale sfacelo. Accusato di essere venuto a Toronto per rubarsi il lauto stipendio, Insigne non ci ha visto più ed ha reagito insultando a sua volta: nei video che circolano, si sente il 32enne di Frattamaggiore urlare "fuck you!" e poi "respect!".
A quel punto alle sue spalle è intervenuta la moglie Jenny per trascinarlo via ed impedire che la situazione degenerasse ulteriormente. La vicenda ha avuto un seguito sui social, con molti tifosi del Toronto che considerano quanto accaduto come la pietra tombale sull'avventura canadese del campione d'Europa azzurro. "Ma chi si crede di essere?", scrivono, paragonandolo a quel Messi che si è approcciato con grande dedizione alla sua nuova realtà.
Molti accomunano nella necessità di fare piazza pulita e ripartire con un progetto completamente nuovo anche Bernardeschi: non bastano a salvarlo giocate come quella di stanotte, quando dopo un'azione personale ha servito l'assist per uno dei due gol di Osorio. È acqua che non macina, se la squadra perde. E questo Toronto sa solo perdere.