Insigne gonfia il petto: “A Toronto non per soldi. Chi l’ha detto che qui non si gioca vero calcio?”
Non per soldi ma per amore della famiglia e dei figli. "E per vincere" perché non è vero che quello della Major League americana "non è vero calcio". Lorenzo Insigne parla di sfida stimolante, respinge al mittente le insinuazioni sul futuro comodo che s'è ritagliato in una dimensione agonistica che – secondo molti – non è affatto paragonabile a quella da cui proviene, asciuga le lacrime napoletane e guarda avanti.
Per quanto gli sia stato difficile abbandonare per la prima la terra natia, il trasferimento in Canada gli è sembrato il classico treno che nella vita passa una volta sola. Lo prendi e basta, consapevole che a 31 anni, dopo aver dato tutto per la squadra della tua città, uscire dalla comfort zone azzurra è un'opzione che non puoi più scartare.
La mattonella preferito, la finta e il movimento a rientrare che disorienta l'avversario e – quando la magia riesce – l'estati del tiro a giro li ha messi in valigia assieme a quanto appreso in questi anni in cui ha avuto maestri differenti, da Mazzarri a Spalletti passando attraverso Benitez, Sarri e Gattuso. Ognuno gli ha lasciato qualcosa, da ognuno ha appreso un po' di mestiere.
"Voglio farmi amare dalla gente per le mie giocate – le parole di Insigne -, i miei gol e per l’aiuto che posso dare ai miei compagni per vincere un trofeo, anche se sono un attaccante mi metto a disposizione della squadra".
È andato in un campionato poco competitivo. Alla sua età ha capito di non avere occasioni migliori né offerte irrinunciabili in Italia e in Europa, ecco perché è andato via. Come fai a dire no a una proposta milionaria come quella del Toronto? Il bagno di folla, con tanto paisa' che lo hanno stretto in un abbraccio fraterno, è stato solo l'assaggio con la nuova realtà.
Nella conferenza stampa di presentazione ufficiale l'ex capitano del Napoli ha replicato, punto per punto, alle differenti obiezioni/critiche che gli sono state rivolte per aver detto addio al calcio del ‘vecchio continente' per intraprendere la nuova avventura dall'altra parte del mondo.
Quanto guadagnerà? Quindici milioni di dollari lordi (8,5 netti) per quattro anni, una somma che tramutata in euro fa qualcosa come 7/7,5 milioni. Nessuno in Serie A o in Europa ha messo sul piatto una proposta del genere. Alla mozione del tipo ‘lo ha fatto per soldi' l'ex azzurro precisa: "Potevo giocare ancora in Europa però ho pensato che era meglio decidere per il bene della mia famiglia. Dopo dieci anni di Napoli volevo cambiare… andare in un top club europeo o venire a Toronto non cambiava nulla. Molti dicono che il calcio americano non è vero calcio, ma io non la penso così". Buona fortuna, guaglio'.