Inghilterra, vietati i colpi di testa per i calciatori under 12
Novità per tutti i giovani calciatori inglesi. La Football Association, massimo organo calcistico d'oltremanica, ha deciso di vietare i colpi di testa per gli under 12. Una situazione per evitare i potenziali rischi di malattie neurodegenerative. La decisione arriva dopo che determinati studi hanno rivelato che diversi ex calciatori hanno avuto tre volte più probabilità di problemi cerebrali rispetto ad altre persone.
Inghilterra, colpi di testa vietati per i calciatori under 12
I piccoli calciatori non potranno più colpire il pallone di testa né in allenamento e né durante le partite. Il massimo organo calcistico inglese, la Football Association, ha infatti in una nuova direttiva annunciato il divieto di toccare la sfera con la testa per gli Under 12. Una situazione che segue quanto già accaduto in Scozia e in Irlanda, e che nasce dagli studi effettuati sui calciatori. Nei dossier è stato evidenziato che molti giocatori hanno avuto tre volte più probabilità di morire di malattie neurodegenerative in più rispetto ad altre persone. Conseguenza dei tanti colpi di testa in carriera, che hanno prodotto effetti cerebrali.
Perché sono stati vietati i colpi di testa dei calciatori under 12
Questo divieto non influirà particolarmente sul gioco, perché i colpi di testa sono molto più rari durante le partite. A tal proposito l'Amministratore delegato della FA Mark Bullingham nella nota della FA ha dichiarato: "Questa regola è un'evoluzione delle nostre linee guida attuali, e aiuterà allenatori e insegnanti ad eliminare i colpi di testa dal calcio giovanile. Le nostre ricerche hanno dimostrato che i colpi di testa sono rari nelle partite di calcio giovanili, quindi questo non influirà sul divertimento che i bambini di tutte le età traggono dal gioco del calcio". Soddisfatta la figlia di Jeff Astle, ex nazionale inglese di encefalopatia cronica traumatica nel 2002 morto per le conseguenze anche dei colpi di testa, che ha dichiarato: "È una regola molto sensata per rendere il gioco che tutti amiamo più sicuro per quelli coinvolti".