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Inghilterra, Tuchel messo subito in difficoltà dalla domanda sull’inno: “Mi prenderò un po’ di tempo”

Fuoco di fila di domande dei giornalisti alla conferenza di presentazione di Thomas Tuchel come nuovo CT dell’Inghilterra. Arriva anche la domanda sull’inno, momento di impasse del tedesco.
A cura di Paolo Fiorenza
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È dunque Thomas Tuchel il nuovo CT dell'Inghilterra, dopo l'interim post Mondiali di Lee Carsley: il 51enne tedesco è il terzo allenatore straniero della nazionale dei Tre Leoni, dopo Eriksson e Capello. L'ex tecnico di Borussia Dortmund, PSG, Chelsea e Bayern è stato ‘accolto' con editoriali al vetriolo sui tabloid britannici e post sui social impregnati di pregiudizio, un benvenuto che oggi ha avuto il suo seguito nella sua conferenza stampa di presentazione. Un giornalista è arrivato a chiedere a Tuchel se in occasione della prima partita della nazionale avrebbe cantato l'inno britannico, ‘God Save the King', una domanda che ha messo un po' in difficoltà il bavarese, che ha preso tempo.

Tuchel in difficoltà alla domanda sull'inno britannico

"Ho capito da Mark Bullingham (il CEO della Football Association che sedeva al suo fianco, ndr) che è una decisione personale. Non ho preso la mia decisione – ha risposto Tuchel – L'inno inglese è molto toccante, l'ho sperimentato qui in Inghilterra nelle finali di FA Cup. Mostrerò sempre il mio rispetto per il Paese e per un inno molto toccante. Poiché si tratta di un oggetto di notizia, mi prenderò un po' di tempo per questa decisione".

Thomas Tuchel in conferenza col CEO della Football Association Mark Bullingham
Thomas Tuchel in conferenza col CEO della Football Association Mark Bullingham

Il tedesco ha firmato fino al 2026, in pratica il suo è un incarico con un solo obiettivo, i Mondiali che si giocheranno in Nordamerica quell'anno. "Faremo leva sulla cultura di Gareth – ha detto Tuchel come manifesto programmatico, citando l'operato del suo predecessore Southgate e dell'intera Federcalcio inglese – Penso che abbiano fatto un ottimo lavoro in termini di stabilità e coerenza. Guardate gli ultimi risultati nei tornei, sono eccezionali. Gli Under 21 vincono titoli, le squadre più giovani sono in competizione per vincere titoli e la squadra femminile vince titoli, quindi siamo lì. Penso che la Federazione ci sia e che sia stata una parte importante nell'accettare questo lavoro. Sono curioso, voglio imparare, avrò un programma diverso rispetto al calcio di club, ma è stata una parte importante avere la qualità della Federazione dalla mia parte per combinarla con le mie idee".

Tuchel non si è nascosto, l'obiettivo non è fare bene ma vincere: "Sono orgoglioso di essere qui, sono orgoglioso di rappresentare l'Inghilterra. Voglio mettere la seconda stella su questa maglia. Lavoreremo duramente per il più grande obiettivo del calcio, realizzare il nostro sogno in occasione dei Mondiali del 2026. Ho un solo passaporto ed è tedesco, mi dispiace… ma tutti questi tifosi possono percepire la mia passione per la Premier League inglese, quanto amo lavorare qui, quanto amo vivere qui. Spero di riuscire a convincerli che sono orgoglioso di essere un allenatore dell'Inghilterra".

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