Inghilterra, frasi razziste in Parlamento: si dimette il presidente della FA
Anche il calcio non è purtroppo esente da episodi di razzismo e dopo gli insulti social di un dodicenne nei confronti del centrocampista del Crystal Palace e della nazionale ivoriana Wilfried Zaha, proprio dal Regno Unito è arrivata nelle ultime ore un'altra notizia clamorosa. Greg Clarke, presidente della Football Association (la federcalcio inglese), si è infatti dimesso a causa delle frasi razziste che ha pronunciato nei giorni scorsi durante un'audizione con alcuni parlamentari britannici. È stato lo stesso Clarke, attraverso una nota pubblicata sul sito della FA inglese, a comunicare a tutti le sue dimissioni.
"Le mie parole inaccettabili di fronte al Parlamento sono state un disservizio per il nostro gioco e per coloro che lo guardano, praticano, arbitrano e amministrano – ha spiegato l'ormai ex numero uno della FA – Questo ha bloccato la mia determinazione nell'andare avanti. Sono profondamente addolorato per aver offeso le diverse comunità nel calcio che io e altri abbiamo lavorato così duramente per includere. Vorrei ringraziare i miei amici e colleghi per la saggezza e i consigli che hanno condiviso nel corso degli anni".
Le parole offensive pronunciate da Clarke
A far prendere la clamorosa decisione al 63enne uomo d'affari inglese, che ha ricoperto anche la carica di vice-presidente della Fifa, sono state le sue parole pronunciate di fronte ai parlamentari del Comitato Digitale, Cultura, Media e Sport. Clarke aveva infatti parlato di "calciatori di colore", dimenticando che in Inghilterra è considerata una frase molto offensiva, offeso le calciatrici donne e gli omosessuali e fatto riferimento alla mancanza di professionalità dei giocatori di origine asiatica. Tutto questo ha portato all'inevitabile marea di critiche e al suo successivo passo indietro.
Anche la Football Association, che non si è fatta cogliere impreparata e ha già annunciato il nuovo vice presidente ad interim (Peter McCormick), ha preso le distanze dalle frasi di Clarke con un comunicato ufficiale: "Vogliamo riaffermare che come organizzazione, siamo assolutamente impegnati a fare tutto il possibile per promuovere la diversità, affrontare la disuguaglianza e affrontare tutte le forme di discriminazione nel gioco".