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Inghilterra esclusa dagli Europei 2028, la minaccia dell’Uefa: “La sanzione può diventare definitiva”

Inghilterra a rischio paradosso per Euro 2028: è tra i Paesi organizzatori del torneo ma la sua nazionale potrebbe essere esclusa. L’UEFA ha inviato una lettera formale al Governo e alla Federcalcio inglese per scongiurare una “eccessiva ingerenza politica nella gestione del calcio”. Se la situazione peggiorerà, le conseguenze saranno disastrose per il calcio d’Inghilterra sia sul fronte Nazionale (esclusione da Europei e Nations League) sia sul fronte dei club (ritiro delle licenze per partecipare alle Coppe europee)
A cura di Alessio Pediglieri
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I prossimi Europei di calcio saranno organizzati in unione tra i Paesi del Regno Unito (Inghilterra, Scozia e Galles) insieme all'Irlanda del Nord. Un torneo in programma dal giugno 2028 dove, però, una delle organizzatrici, proprio l'Inghilterra, rischia di non vedere partecipare la Nazionale di calcio. Nei giorni scorsi, l'UEFA ha inviato una lettera formale ai vertici del calcio e del Governo inglese diffidandoli dal proseguire a creare un enter autonomo interno di controllo sul calcio: "Abbiamo regole chiare e specifiche per evitare ingerenze esterne, la sanzione definitiva porta all'esclusione dalla competizione".

La lettera dell'UEFA: il rischio reale che corre l'Inghilterra

Non è solamente un avvertimento, bensì una presa di posizione intransigente da parte dell'UEFA che ha inviato una comunicazione ufficiale all'Inghilterra perché non prosegua nel suo intento di creare un organo governativo di controllo sul calcio. "Abbiamo regole specifiche che proteggono dall'ingerenza dello Stato per garantire l'autonomia dello sport e l'equità della competizione sportiva", si legge nella lettera sottoscritta dal segretario generale della UEFA, Theodore Theodoridis, al segretario alla cultura Lisa Nandy con in copia la FA. "La sanzione finale prevista sarebbe l'esclusione della federazione dalla UEFA e delle squadre dalla competizione".

Perché l'UEFA ha minacciato l'Inghilterra: cos'è successo

L'UEFA è intervenuta direttamente, mettendo in guardia Governo e Federcalcio contro i piani delineati per dare al nuovo regolatore del calcio ampi poteri per supervisionare i club nei cinque campionati più importanti d'Inghilterra. Anche se l'ultimo governo inglese aveva accantonato la legislazione per un nuovo organo di controllo a marzo per impedire ai club ricchi di unirsi a leghe separatiste (come ad esempio la Superlega europea) ora il pericolo è tornato a incombere. L'eventuale organo interno che gestirebbe il calcio inglese, costringerebbe i proprietari dei club a prendere decisioni basate su richieste legate alla politica estera e commerciale del Paese (non escluse anche le gestioni dei proventi dei diritti TV) portando ad una eccessiva influenza dello Stato.

Cosa rischia il calcio inglese, con la Nazionale e con i club

L'UEFA ha così alzato subito la voce perché in pericolo c'è uno dei capisaldi su cui si basa la gestione del calcio: l'assoluta autonomia rispetto alle politiche e ai governi. Infatti, nel regolamento sottoscritto e accettato da tutte le Federcalcio c'è anche un punto più che esplicito in cui si accetta che non vi sia "nessuna interferenza del governo nella gestione del calcio". Così fosse, le conseguenze per il calcio inglese sarebbero pesantissime. Si impedirebbe all'Inghilterra di partecipare ai principali tornei: gli Europei e la Nations League per quanto concerne la Nazionale, e tutte le Coppe europee per tutti i club. Inoltre, anche se l'UEFA non ha controllo diretto sulla Coppa del Mondo, gestita dalla FIFA, mettere a serio rischio anche la presenza dell'Inghilterra ai prossimi Mondiali, gestendo di fatto sia la Nations League (che permette l'approdo alla fase finale) sia le partite di qualificazione della zona Europa.

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