“Inghilterra-Danimarca da rigiocare per i due palloni in campo”: la regola 5 spiega tutto
La qualificazione dell'Inghilterra alla finale dei campionati Europei ai danni della Danimarca grazie ad un contestato calcio di rigore messo a segno da Harry Kane nel primo tempo supplementare ha lasciato dietro di sé un'interminabile scia di polemiche. La decisione dell'arbitro olandese Makkelie è stata infatti ritenuta molto ‘casalinga' – visto che si giocava nella bolgia di Wembley – da quasi tutti gli osservatori che non fossero sudditi di Sua Maestà obnubilati dal tifo per i Tre Leoni.
Il penalty concesso per il contatto tra Sterling e Maehle appare infatti decisamente generoso, né il VAR ha ritenuto opportuno considerarlo un errore chiaro ed evidente, confermando dunque la decisione del direttore di gara. "Non è mai rigore", hanno sentenziato tra gli altri Mourinho e Wenger, e la loro voce si è unita a quella della marea di tifosi la cui protesta è montata sui social.
La dinamica del presunto fallo su Sterling è stata tuttavia solo la punta dell'iceberg delle contestazioni sull'azione incriminata: poco prima che l'attaccante inglese entrasse in area, infatti, si vede chiaramente un secondo pallone in campo, proprio dalla parte in cui si sta svolgendo il gioco. Per qualche attimo i due palloni appaiono vicini, molto vicini, prima che Sterling tiri dritto entrando in area per poi procacciarsi il rigore.
Una circostanza denunciata nel dopo partita dal CT danese Hjulmand: "Cinque secondi prima che Sterling prendesse la palla, c'era un altro pallone in campo e l'ho segnalato al quarto uomo, ma il gioco è proseguito". L'allenatore della Danimarca non è stato l'unico a notare in tempo reale la cosa ed in breve tempo è salita la protesta di chi chiedeva la ripetizione del match per errore tecnico dell'arbitro.
Ma cosa dice il regolamento al riguardo? La fattispecie è spiegata in maniera puntuale nella Regola 5 del Regolamento del Giuoco del Calcio, ovvero il capitolo dedicato all'arbitro. All'interno di questo, il comma 3 (Poteri e doveri) detta quale deve essere il comportamento del direttore di gara quando c'è una "interferenza esterna", contemplando anche il caso di "un secondo pallone, un altro oggetto o un animale" che entri sul terreno di gioco durante la gara. In tale circostanza l'arbitro deve:
- interrompere il gioco (e riprenderlo con una propria rimessa) soltanto se l’elemento esterno interferisce con il gioco, tranne che il pallone stia entrando in porta e l'interferenza non impedisca ad un difendente di giocare il pallone, la rete sarà convalidata se il pallone entra in porta (anche se c'è contatto con il pallone) a meno che l'interferenza non sia stata causata dalla squadra attaccante
- lasciare proseguire il gioco se l'elemento esterno non interferisce con il gioco e farlo rimuovere il prima possibile
In buona sostanza, l'arbitro in questo caso ha considerato – a sua insindacabile discrezionalità – che il secondo pallone non abbia interferito con il gioco, confortato evidentemente in tal senso dal fatto che Sterling e Maehle prima di entrare in area sono concentrati totalmente sul pallone in gioco, senza che vengano in alcun modo disturbati o anche solo distratti dall'altro pallone. Una valutazione personale dunque, all'interno di un quadro regolamentare che lo consente, e non certamente un errore tecnico. Ecco perché la semifinale tra Inghilterra e Danimarca non potrà mai essere rigiocata e domenica prossima a Wembley la squadra di Southgate contenderà all'Italia i campionati Europei.