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Inghilterra-Croazia, cosa dicono i numeri: inglesi in forma super. E Wembley è un fortino

Il Gruppo D degli Europei si apre con il primo big match del torneo, quello tra Inghilterra e Croazia, remake della semifinale dei Mondiali 2018. Si giocherà a Wembley, fortino inespugnabile per l’Inghilterra nei grandi tornei. Tutti i numeri nelle ultime partite spingono il pronostico dalla parte di Kane e compagni.
A cura di Redazione Sport
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Neanche il tempo di dare il via alle danze e la prima partita del Gruppo D ci regala già il primo big match di questi Europei. Inghilterra-Croazia non può essere una partita qualsiasi, dato che l’ultimo precedente tra le due formazioni è stata la semifinale della Coppa del Mondo di Russia 2018. In quell’occasione ad uscire vincitori furono i ragazzi di Zlatko Dalić, che s’imposero per 2-1 dopo i tempi supplementari accarezzando un sogno Mondiale poi svanito nella finale persa per 4-2 contro la Francia. L’unico precedente agli Europei, invece, sorride all’Inghilterra, che s’impose con il punteggio di 4-2 nella fase a gironi di Euro 2004.

I Tre Leoni si presentano alla sfida dopo aver vinto le ultime sei partite giocate prima dell’inizio della competizione, con 15 reti messe a segno (una media di 2.5 gol a partita) e solo un gol subito. La Croazia, invece, ha vinto solo due degli ultimi sei match disputati (1-0 contro Cipro e 3-0 contro Malta nel marzo scorso), perdendo contro Portogallo, Slovenia e Belgio, e pareggiando contro l’Armenia, realizzando complessivamente sette reti ma incassandone sei. Nonostante il ruolino di marcia non esaltante, la Nazionale croata resta comunque un avversario certamente ostico da affrontare, e c’è una statistica che sorride a Modric e compagni: l'Inghilterra non ha mai vinto la prima partita in un Europeo (5N, 4P), mentre la Croazia è imbattuta nei cinque debutti nella competizione (4V, 1N).

Non sarà una partita come le altre soprattutto per Gareth Southgate, che dopo aver guidato l’Inghilterra ai Mondiali 2018, affronta la sua prima avventura come tecnico ad un Europeo in quello stesso stadio che, pur essendo un fortino per la Nazionale inglese, gli ha anche fatto vivere la delusione più cocente della sua carriera, quando era lui ad indossare la maglia dell’Inghilterra e a scendere in campo.

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Infatti, da un lato i Leoni non hanno mai perso a Wembley tra Mondiali ed Europei (Coppa del Mondo 1966, Euro 1996), vincendo sette e pareggiando quattro delle precedenti 11 partite, escludendo la lotteria dei rigori. Dall’altro, però, proprio ai rigori in semifinale contro la Germania, proprio a Wembley, si spense il sogno Europeo degli inglesi padroni di casa nel 1996, e a sbagliare il penalty decisivo fu proprio l’attuale tecnico. Il sogno di Southgate è quello di portare l’Inghilterra – alla sua decima partecipazione agli europei – a giocarsi quella finale scivolatagli via dalle mani 25 anni fa, interrompendo quella maledizione per cui nessun’altra squadra ha mai giocato tante partite nel torneo senza mai raggiungere la finale (31 gare).

Non sarà semplice per la Croazia fermare l’offensiva inglese: i Leoni hanno segnato 4.6 gol a partita nelle qualificazioni a Euro 2020 (37 gol in otto partite), facendo registrare la media gol più elevata tra tutte le Nazionali partecipanti. A guidare l’attacco inglese sarà capitan Harry Kane, reduce dalla Scarpa d'Oro vinta all’ultimo Mondiale grazie a sei gol segnati, di cui tre dal dischetto. Nella sua unica precedente partecipazione agli Europei nel 2016, il centravanti classe ’93 è rimasto a secco (239 minuti, 0 gol), nonostante abbia tentato più tiri di qualsiasi altro giocatore inglese (13). Ma una cosa è certa: il capitano inglese ha tutta l’intenzione di smentire questo dato sin da subito.

Dall’altra parte la difesa di Southgate dovrà fare i conti con un giocatore che in Italia conosciamo molto bene, reduce dal trionfo in campionato con l’Inter ma che non è certamente sazio di vittorie: Ivan Perisic. L’esterno nerazzurro ha preso parte a più gol di qualsiasi altro giocatore della Croazia nella storia dei maggiori tornei (sette gol e quattro assist tra Mondiali ed Europei), oltre ad essere uno dei soli tre giocatori europei ad aver segnato o fornito un assist in ciascuno degli ultimi quattro tornei (da Euro 2012), insieme ad Andrés Iniesta e Cristiano Ronaldo.

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