Inghilterra ancora traumatizzata dall’Italia: Southgate adotta una nuova tattica per i rigori
L'Inghilterra è partita come meglio non poteva ai Mondiali in Qatar, spazzando via l'Iran per 6-2 nel match d'esordio del gruppo B. Una partita senza storia fin dalle prime battute, con la testa dei giocatori di Queiroz comprensibilmente altrove, come dimostra la loro potentissima protesta contro il regime del Paese mediorientale, messa in atto non cantando l'inno nazionale. Una vicenda di cui i giocatori di Southgate sono stati semplici spettatori, affondando i colpi nella tenera difesa iraniana.
La nazionale dei Tre Leoni è attesa adesso dagli impegni ben più probanti contro le altre due squadre del girone, Stati Uniti e Galles, ma le ambizioni di Kane e compagni sono di alto profilo, spinti dall'abituale mantra di media e tifosi: "It's coming home", ritornello che agli Europei dello scorso anno è stato ricacciato in gola agli inglesi dalla nazionale italiana trionfatrice a Wembley.
Un trauma che in casa inglese non è ancora stato superato, anche per la modalità in cui è avvenuto, ovvero i calci di rigore. Ed allora il Ct Southgate ha pensato bene di adottare delle contromisure psicologiche durante gli allenamenti specifici per i penalty che i suoi tiratori stanno facendo da quando sono arrivati in Qatar, in vista del percorso a eliminazione diretta dagli ottavi di finale, quando partite dall'andamento più chiuso potrebbero concludersi dal dischetto.
Ma cosa ha escogitato Southgate per cercare di togliere la ‘scimmia' dalla spalla dei suoi giocatori e farli arrivare senza angoscia ad una eventuale lotteria dei rigori ai Mondiali? L'imperativo è non far perdere loro fiducia, il che avverrebbe qualora in allenamento i portieri dell'Inghilterra riuscissero a parare troppe conclusioni. Ecco perché il CT inglese ha pensato ad una nuova tattica per allenare i penalty: farli tirare senza portieri tra i pali.
Dunque invece di cimentarsi contro portieri in carne e ossa, i giocatori dell'Inghilterra allenano in maniera diversa la loro abilità di realizzare i rigori, ovvero battendoli nella maniera più precisa possibile: vengono usati degli obiettivi che costringono i giocatori a colpire gli angoli della rete. Il portiere dell'Arsenal Aaron Ramsdale (rimasto in panchina contro l'Iran a vantaggio di Jordan Pickford) ha supportato la ratio che c'è dietro questa strategia: "Può diventare dannoso se li tirano contro i portieri perché poi noi iniziamo a capire dove stanno calciando. Se so dove tiri sette volte su dieci e comincio a tuffarmi prima e pararli, potresti iniziare a preoccuparti. Abbiamo qualcosa che si chiama rete di abilità dove gli angoli sono aperti. Al momento i ragazzi stanno solo lavorando sulla tecnica. Tutti possono tirare i rigori, ci sono solo quei piccoli margini di pressione che purtroppo non possiamo ricreare là fuori".
