Infortunio per Osimhen, il Napoli lo perde per il derby contro la Salernitana
Victor Osimhem non farà parte del Napoli che domenica affronta la Salernitana nel derby. L'attaccante nigeriano s'è fermato in allenamento per un infortunio muscolare localizzato nella zona del polpaccio. Lo ha spiegato il club partenopeo in una nota ufficiale pubblicata dopo l'ultimo allenamento. "Osimhen – si legge nel comunicato – è uscito anzitempo dal campo per un risentimento muscolare al gastrocnemio destro. Victor non partirà per la trasferta di Salerno". Le sue condizioni verranno valutate nei prossimi giorni quando si capirà anche la reale entità dell'acciacco del nigeriano.
La volontà è chiara da parte della società e dell'allenatore: non correre alcun rischio anche in previsione di un filotto di match che, al netto degli impegni con Legia Varsavia (Europa League) e Verona (Serie A), vede nella sfida con l'Inter (21 novembre) una delle gare più importanti. E una settimana dopo (28 novembre) c'è il duello con la Lazio dell'ex allenatore, Maurizio Sarri.
Chi giocherà al posto di Osimhen al centro del tridente? Dries Mertens sembra l'indiziato numero uno a completare la linea offensiva con Politano e Insigne ma Spalletti ha altre soluzioni a disposizione. Tra cui, schierare Lozano di punta oppure dando fiducia a Petagna fin dall'inizio nella formazione titolare.
Quanto sia importante l'assenza del nigeriano lo testimoniano sia le cifre sia l'interpretazione a livello tattico del suolo. Su 12 incontri giocati Osimhen è andato a segno 9 volte (5 in Serie A con 2 assist, 4 in Europa League) con una media complessiva di una rete ogni 97 minuti. Un rendimento impreziosito anche dal lavoro che il calciatore svolge come indicato da Spalletti: dà profondità alla manovra, fisicità al reparto, sa mettersi al servizio della squadra. Un giocatore di "lotta e di governo" che fa la differenza nello sviluppo in verticale della manovra. Un giocatore che dà tutto e che nell'ultimo turno di campionato ha preso male la decisione di Insigne di non lasciargli il secondo rigore contro il Bologna. Un gesto chiarito ma che non è passato inosservato.