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Infantino smette di seguire Salt Bae: storia di un’amicizia “cancellata” dopo la finale dei Mondiali

Il caso della presenza del macellaio e ristoratore turco in campo dopo Argentina-Francia ha sollevato imbarazzo e obiezioni. La Fifa ha aperto un’indagine interna per rispondere all’unica domanda che tutti fanno: come ha fatto a essere lì? E Infantino ha tolto il “mi piace” su Instagram.
A cura di Maurizio De Santis
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Il macellaio e ristoratore turco, Salt Bae, tocca il trofeo dei Mondiali nonostante il protocollo lo vieti.
Il macellaio e ristoratore turco, Salt Bae, tocca il trofeo dei Mondiali nonostante il protocollo lo vieti.
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Nusret Gökçe, meglio noto come Salt Bae, è finito sulla graticola e con lui chi gli ha permesso di essere in campo durante la premiazione dei Mondiali arrivando perfino a toccare il trofeo (quello originale) esibito da Lionel Messi.

Anzi, tanta insistenza da parte del macellaio e ristoratore turco nel cercare una foto assieme ai campioni dell'Argentina ha provocato un po' di fastidio, tanto imbarazzo, abbastanza polemiche da costringere la Fifa ad aprire un'indagine interna sull'accaduto. Cosa ci faceva lì? Chi lo ha autorizzato? Aveva un pass speciale per essere presente sul terreno di gioco in quei momenti?

Salt Bae impugna la Coppa del Mondo dopo la cerimonia di premiazione dell'Argentina.
Salt Bae impugna la Coppa del Mondo dopo la cerimonia di premiazione dell'Argentina.

La risposta a quest'ultimo quesito è no, per i primi due servirà attendere l'esito del procedimenti disciplinare avviato dalla Federazione internazionale. La sua partecipazione da ‘imbucato' è stata una violazione delle regole per effetto delle quali solo i vincitori del torneo, attuali e del passato, autorità e capi di Stato possono essere sul rettangolo verde ed eventualmente toccare il prestigioso premio in oro a 18 carati.

"Opportune azioni interne". Così la Fifa ha definito la volontà di scoprire cosa è successo e qual è stata la causa della falla nel protocollo. La familiarità di Salt Bae con il presidente, Gianni Infantino, ha indotto molti a credere che quella ‘invasione' fosse la naturale conseguenza di un rapporto di confidenza molto stretto.

Una deduzione azzardata e che il numero uno della Federazione internazionale ha spazzato via subito dando un segnale istituzionale e un altro meno formale ma altrettanto evidente. La Fifa si è subito dissociata da quell'episodio parlando di "accesso indebito dopo la cerimonia".

Lo stesso Infantino ha tolto il "mi piace" alla pagina Instagram del celebre ospite che cucina bistecche dorate del valore (anche) di 1500 euro e le condisce aggiungendo sale con un gesto iconico. A confermarlo è stato il presidente di Sky Sports, Kaveh Solhekol, che ha notato come da un momento all'altro il numero delle persone "seguite" sia calato di un'unità.

La vicenda ha fatto molto discutere oltre che mettere lo stesso Infantino sotto i riflettori per le scomode obiezioni ricevute, come se non fossero bastate tutte quelle a cui ha dovuto far fronte a corredo di una delle edizioni dei Mondiali più controverse per la questione dei diritti umani e civili oltre ad aspetti legislativi.

Eppure il presidente della Fifa e Salt Bae sembrano avere una conoscenza di lunga data (testimoniata anche da foto e video molto recenti relativi anche a consessi extra-calcistici) che, se non è proprio amicizia stretta, deve avere indotto il ristoratore turco (a Doha, e in altre parti del mondo, ha un locale molto elegante e frequentato da personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo) a osare compiendo quel che non poteva fare.

Cosa rischia Nusret Gökçe per tanto ardire? Una serie di sanzioni, a cominciare dall'interdizione dai prossimi tornei della Fifa (ma la punizione potrebbe prevedere anche una multa da quantificare) fino a essere bandito da altri eventi sportivi. L'organizzazione dell'US Open Cup 2023, la coppa americana di calcio, lo ha già fatto.

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