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Indecente coro antisemita dei tifosi della Lazio a Sassuolo: non è la prima volta in questa stagione

Il coro antisemita dei tifosi della Lazio a Sassuolo contro i romanisti: “In sinagoga vai a pregare e ti farò sempre scappare”. Si tratta dell’ennesimo episodi in questa stagione ma a nessuno sembra davvero importare.
A cura di Vito Lamorte
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"In sinagoga vai a pregare e ti farò sempre scappare". Questo il coro antisemita dopo il gol della Lazio in casa del Sassuolo durante il lunch match del campionato di Serie A tra la squadra capitolina e gli emiliani. Il momento è stato ripreso proprio sugli spalti dello Mapei Stadium di Reggio Emilia da parte dei supporter biancocelesti dopo la rete del 2-0 di Felipe Anderson che ha chiuso la gara e che aveva un preciso bersaglio: i tifosi della Roma.

Non è la prima volta che da un settore di stadio occupato dagli ultrà biancocelesti si alza questo tipo di coro discriminatorio e antisemita: si era verificato anche alla fine del derby dello scorso novembre e in quel caso la procura federale aprì anche un'inchiesta.

Ma non si tratta degli unici episodi. Una settimana fa, durante il primo tempo di Lazio-Empoli e con la Curva Nord squalificata per i cori razzisti di Lecce, in tre occasioni allo stadio Olimpico è stato intonato lo stesso coro.

Tornando indietro di qualche mese, anche in Lazio-Monza dello scorso 10 novembre da alcuni settori del tifo organizzato biancoceleste si erano sentiti gli stessi cori oltraggianti: prima c'era stato un ricordo per Gabriele Sandri a 15 anni dalla morte del giovane tifoso laziale e poi, durante la sfida contro i brianzoli, sono partiti cori antisemiti che, però, non hanno trovato riscontri in indagine e inchieste.

La Lazio, da parte sua, ha pubblicato una nota dopo gli episodi razzisti di Lecce e si è limitata a dire di aver "sempre contrastato con tutti i mezzi a disposizione ogni forma di razzismo e discriminazione, mettendo in campo iniziative volte a reprimere tali fenomeni, sensibilizzando i propri tifosi su questo tema e agendo nelle sedi preposte a tutela della propria immagine".

Anche altri gruppi della tifoseria capitolina si stanno discostando sempre più da questi comportamenti e condannano questo tipo di esternazioni ma gli episodi iniziano ad essere tanti e a nessuno sembra davvero importare questa situazione.

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