Indagine sullo scambio Spinazzola-Pellegrini tra Juve e Roma: “Hai fatto un fuori giri! Non puoi farlo!”
La Procura di Roma ha ricevuto da Torino gli atti dell'Inchiesta Prisma condotta sulla Juventus. Nella documentazione c'è un capitolo (Le operazioni rilevate nella relazione finanziaria annuale al 30 giugno 2019) che fa riferimento alla tabella dei proventi da gestione diritti calciatori (per un totale di 157 milioni) della società bianconera.
C'è una voce in particolare sulla quale gli inquirenti hanno puntato l'attenzione, è il valore che deriva in prevalenza dalle plusvalenze da cessione diritti calciatori: la somma è di 126 milioni di euro. In quel pacchetto di affari c'è anche l'operazione di scambio Leonardo Spinazzola–Luca Pellegrini avvenuta con i giallorossi.
Nel fascicolo degli inquirenti la transazione, sulla quale vogliono vederci chiaro anche i pm capitolini, viene rappresentata con questi dettagli: "la cessione alla Roma di Leonardo Spinazzola per 29.500.000 euro, avvenuta in data 30.6.2019, ha consentito alla Juventus di iscrivere nel bilancio d’esercizio al 30.6.2019 una plusvalenza di 25.898.000 euro. Tale operazione è avvenuta contestualmente all'acquisto, dalla stessa Roma e nella medesima data, di Luca Pellegrini per 22.000.000 euro".
Un'intercettazione della Guardia di Finanza il 22 luglio 2021 ha attirato l'attenzione dei pm di Torino: vi è raccolto il dialogo tra Federico Cherubini (attuale responsabile dell'area tecnica della Juve e all'epoca stretto collaboratore di Fabio Paratici) e l'ex direttore finanziario, Stefano Bertola.
"Il problema è che noi oggi lavoriamo su un pregresso troppo pesante. È stato il mio oggetto di discussione con Fabio tante volte, perché io dicevo… è vero che oggi faremo meno 40 ma così facendo io so già che andiamo dal Presidente, diciamo che non si può fa. Fermiamo questa emorragia… cioè, hai attivato una modalità lecita ma l'hai spinta troppo, perché poi hai creato…".
"Hai fatto un fuori giri! È una coda lunghissima… e che ti ha portato a fare delle operazioni che altrimenti in un contesto di normalità non puoi fare… Spinazzola-Pellegrini non puoi farlo!".
Nel colloquio viene fuori anche un certo disappunto per il conguaglio di 7 milioni che sarebbe eroso da una serie di calcoli legati alla differenza di compenso dei singoli calciatori.
"Perché quando mi dicono Pellegrini… quanto guadagna Pellegrini?", "2 milioni e 2", "ma siete scemi?", questo… "ma siete scemi?". Noi l'operazione Spinazzola-Pellegrini… diamo Spinazzola che ha 800mila euro di contratto, prendiamo Pellegrini a 2 milioni e 2, con un delta di 7 milioni a favore nostro che ce lo siamo rimangiato di incentivi all'esodo in due anni".
La posizione della Roma. Il club capitolino si sente al sicuro sulla questione perché in occasione del delisting dalla Borsa, la Guardia di Finanza, la Covisoc e la Consob hanno passato in rassegna tutti i dati di bilancio pregressi del club, comprese le operazioni di mercato, e reputato regolare anche l'operazione in questione con la Juventus.